di Erika Noschese
Il Ruggi d’Aragona di Salerno perde un’altra eccellenza. Dallo scorso 1° dicembre il dottor Giorgio Colarieti, responsabile del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Azienda ospedaliera universitaria, ha rassegnato le dimissioni. «Dal 1° dicembre 2025, in anticipo rispetto al mio pensionamento, ho lasciato l’incarico di medico ospedaliero. È una decisione maturata lentamente, giorno dopo giorno, tra difficoltà crescenti e un profondo cambiamento nel modo di intendere la missione che dovrebbe unire, e non dividere, paziente e ospedale. Non ho mai accettato l’idea di essere considerato un dipendente di un’Azienda e non più parte di un Ospedale nato per custodire la salute. Per me la medicina è sempre stata cura, presenza, ascolto, non un iter burocratico o un ingranaggio amministrativo. L’ho vissuta così fino all’ultimo giorno, con la convinzione che il malato debba restare al centro», ha dichiarato il dottor Colarieti, comunicando anche sui social la scelta di lasciare il presidio ospedaliero. «A mia rassicurazione e consolazione, so di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità. Lascio una struttura di Procreazione Medicalmente Assistita costruita con anni di lavoro, sacrifici, gioie, notti insonni e anche battaglie mediatiche. Una struttura che oggi cammina con passo sicuro, riconosciuta, solida, con un tasso di gravidanze superiore alla media nazionale. Questo risultato non appartiene a me: appartiene alle storie, alle lacrime, ai sorrisi e alla forza di chi ha creduto in noi. Devo questa spiegazione a tutte le persone che, temendo una mia uscita definitiva dalla professione, si sono sentite smarrite o abbandonate. Non vi ho mai abbandonati, né lo farò ora». Colarieti, così come il luminare Iesu, cardiologo di fama nazionale costretto a lasciare il Ruggi, si trasferirà presto in altre strutture sanitarie, capaci di cogliere professionalità, umanità e valore dei medici e di valorizzarne le eccellenze. «La mia attività professionale continuerà, con lo stesso impegno e la stessa passione, presso altre strutture di prestigio che hanno scelto di credere nel mio modo di essere medico. E, soprattutto, un abbraccio grande e sincero alle mie pazienti, alle mie amiche, alle mie compagne di viaggio: siete state – e continuate a essere – la forza, il coraggio e il senso più profondo del mio lavoro», ha spiegato il ginecologo salernitano. «È un giorno triste per la sanità pubblica salernitana. La decisione del dottor Giorgio Colarieti di lasciare l’Ospedale di Salerno rappresenta la perdita di un professionista raro, capace di unire competenza, umanità e coraggio in un mestiere che richiede molto più di quanto si immagini. Dispiace vedere andare via un medico che ha costruito, con dedizione e sacrificio, una realtà d’eccellenza come la PMA, portandola a livelli riconosciuti oltre il nostro territorio. La sua voce, il suo modo di intendere la medicina come cura e non come burocrazia, mancheranno profondamente. Nella struttura pubblica si premiano i mediocri obbedienti e si lasciano andar via i professionisti seri», ha commentato Andrea De Simone, già presidente della Provincia e senatore. Lo scorso 15 febbraio il Ruggi aveva celebrato il primo bambino nato dopo la PMA effettuata nel Centro dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, diretto dal dottor Colarieti. Negli anni, il “padre” della procreazione medicalmente assistita ha portato in alto il nome del Ruggi, facendo conoscere il presidio ospedaliero – vera eccellenza nel settore – a livello nazionale e internazionale. Oggi il Ruggi racconta l’ennesima storia triste di un’azienda incapace di valorizzare le sue eccellenze, costrette a partire e a lasciare Salerno orfana di una squadra di livello straordinario. Tanti i pazienti che hanno salutato virtualmente lo specialista salernitano, ricordando le doti umane e professionali e i miracoli compiuti alla guida del centro di Pma. Dal direttore generale Ciro Verdoliva, al momento, nessuna dichiarazione rispetto alla scelta del ginecologo.





