Tiene ancora banco il caso Alfieri all’interno del Pd. L’ex sindaco lancia un nuovo ultimatum: «Con me il Pd può vincere» e prosegue la sua petizione da far arrivare al Nazareno prima di lunedi. Ma verso l’attuale capostaff del presidente Vincenzo De Luca non mancano attacchi interni ed esterni. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michel Cammarano dice: «A Franco Alfieri evidentemente non bastano più le fritture di pesce. Il fido consigliere di De Luca, che il governatore ha eletto a procacciatore di voti modello, pur di convolare in Parla- mento ha organizzato una petizione per promozionare una sua candidatura alle prossime politiche. Sfidando l’imbarazzo del suo stesso partito, il capo della segreteria politica di De Luca ha messo in piedi una raccolta di firme in molti comuni del Cilentano finalizzata a garantirsi un posto in Parlamento». «Avremmo apprezzato – sottolinea Cammarano – che Alfieri si fosse speso, con simili iniziative e con la stessa energia, nel perseguire obiettivi concreti sul suo territorio. Ad oggi, nonostante i numerosi appelli che gli abbiamo fatto pervenire nella sua qualità di consigliere all’Agri- coltura, non c’è stato alcun atto concreto a favore dei piccoli imprenditori agricoli nelle aree interne del Cilento. Né abbiamo ascoltato o letto alcuna sua dichiarazione in relazione alla recente chiusura senza esito delle indagini sull’omicidio del sindaco Vassallo». Sulla stessa linea, i consiglieri comunali M5S di Agropoli, Consolato Caccamo, e di Vallo della Lucania, Pietro Miraldi e Anellina Chirico. «Petizioni si sarebbero potute organizzare per impedire, ad esempio, la chiusura dell’ospedale di Agropoli o del tribunale di Vallo. Così come re- stiamo ancora in attesa che si metta mano a interventi per far fronte ad emergenze ataviche sul nostro territorio, come la carenza idrica e il rischio di dissesto idrogeologico. Evidentemente questi temi nell’agenda di Franco Alfieri non hanno la stessa priorità del- l’esigenza di garantirsi una poltrona romana». E se per Alfieri la candidatura resta in dubbio, blindata è quella di Piero De Luca che avrebbe già scelto la sede elettorale. Al Corso Vittorio Emanuele, oltre a quella di via Lanzalone.
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