di Marta Naddei Nessuna relazione tecnica. Di conseguenza, nessun cronoprogramma per la riapertura di via Benedetto Croce. Salernitani e vietresi dovranno attendere ancora. Non si sa quanto. Si sospetta a lungo. Ieri mattina, nessuno si è presentato in Prefettura per discutere della frana della ex statale 18 chiusa ormai dallo scorso 18 febbraio: la riunione prevista per le 10 è stata rinviata stesso in mattinata. Tanto da indurre qualcuno, dai corridoi di palazzo di Governo, a sostenere che l’incontro fosse stato “convocato” dagli organi di stampa, in barba alle dichiarazioni rese dai partecipanti istituzionali al tavolo della scorsa settimana. Alla base della decisione il fatto che non sarebbe ancora pronta la relazione tecnica sulle possibili cause che hanno provocato la frana: un ritardo dovuto, in particolare, al secondo smottamento, verificatosi su di un altro costone, ma accanto a quello già franato, che ha dilatato i tempi di azione. In più, mettiamoci che i sindaci della Costiera Amalfitana non hanno alcuna intenzione di contribuire alla copertura della somma di 33mila euro alla Sam per tenere aperti (per pochissime ore e solo in una direzione) i caselli autostradali. Se da lunedì il transito è, molto parzialmente, libero lo si è dovuto agli impegni dei Comuni di Vietri sul Mare, Salerno e Cava de’ Tirreni (in particolare di quest’ultimo che ha anticipato per tutti gli altri). Dunque, ieri mattina in Prefettura, da Gerarda Maria Pantalone non ci è andato nessuno; ad eccezione del sindaco di Vietri sul Mare, Francesco Benincasa che si è presentato con quattro istanze da consegnare al Prefetto. Quattro richieste specifiche per arginare i disagi vissuti dalla cittadinanza. «Mi faccio portavoce – si legge nel documento presentato dal primo cittadino del Comune costiero – di un’articolata istanza a favore dei cittadini dell’intero territorio». E’ stato chiesto di aprire il tratto di strada interessato al traffico pedonale in modo da consentire, sia da Vietri che da Salerno, di istituire un servizio navetta che conduca fino alla strada della frana e che poi consenta ai cittadini di affrontare a piedi il cammino. E’ stato chiesto di «estendere l’esenzione anche al traffico in entrata del casello autostradale di Cava de’ Tirreni da Salerno limitatamente alla fascia oraria 7,00 – 9,30 come già proposto dal Comune di Salerno» e di aumentare i vagoni ferroviari dei treni locali che, al momento, rappresentano l’unico mezzo pubblico di collegamento tra i vari comuni interessati. In terzo luogo, il sindaco ha chiesto al Prefetto Pantalone di chiedere al Cstp «di istituire ulteriori corse di autobus che colleghino Vietri sul Mare, conseguentemente l’intera Costiera amalfitana, direttamente a Salerno o almeno a Cava». Insomma, proposte, soluzioni, rimedi. Palliativi in attesa che qualcuno prenda in mano la situazione.
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