Fonderie, il caso approda a Roma - Le Cronache
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Fonderie, il caso approda a Roma

Fonderie, il caso approda a Roma

di Erika Noschese

«Un incontro positivo». Così il presidente del comitato Salute e Vita, Lorenzo Forte ha commentato l’incontro tenutosi ieri pomeriggio a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente per portare all’attenzione del ministro dell’Ambiente Sergio Costa la vicenda delle Fonderie Pisano, recentemente raggiunte da un provvedimento di sospensione delle attività con una sentenza storica del Tar. Forte, insieme ad una delegazione del comitato e associazione composta dall’avvocato Franco Massimo Lanocita, dall’ingegnere Salvatore Milione e l’architetto Raffaella Vitale e accompagnati dal sindaco di Pellezzano Francesco Morra e dal parlamentare del Movimento 5 StelleNicola Provenza hanno incontrato il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo e il capo di Gabinetto del Ministero proErika Noschese prio per affrontare la questione relativa allo storico opificio di via dei Greci, a Fratte e chiedere al ministero dell’Ambiente una serie di interventi. «Abbiamo voluto il sindaco Morra in qualità di rappresentante della comunità di Pellezzano perché ha appoggiato in maniera chiara ed inequivocabile il diritto alla Salute, costituendosi sia nel processo penale sia nel ricorso al Tar, insieme a 120 cittadini di tre comuni limitrofi che si sono costituiti parte civile nel procedimento penale», ha dichiarato ancora Lorenzo Forte. Per il comitato si tratta della prima importante occasione per porre l’attenzione del Ministero dell’Ambiente sulla questione Pisano, che con questo incontro ha voluto sancire il suo concreto impegno a prendere in carico l’annosa e grave vicenda delle fonderie. Nel corso dell’incontro, Forte ha reso noto ciò che l’ordinanza del Tar di Salerno ha evidenziato, richiamando quello che l’Arpac aveva certificato fin dal 2015 ovvero il pericolo per la vita dei lavoratori e dei cittadini, oltre che un diretto nocumento per l’ambiente, oltre alla consegna del dossier contenente tutta la documentazione fornita da Arpac e Asl in cui si evidenzia il nocumento per la salute pubblica, spiegando la preoccupazione – conclamata anche dalla recente sentenza del Tar «circa il pericolo immediato e mortale a cui sono esposti cittadini e lavoratori», ha spiegato Forte, soddisfatto dell’incontro tenutosi ieri pomeriggio. Tra le richieste avanzate dal comitato Salute e Vita quella della costituzione di parte civile da parte dello stesso ministero dell’Ambiente per l’udienza penale a carico dei titolari dello stabilimento di Fratte, in programma per il 12 dicembre. «Siamo soddisfatti di questo incontro perché il ministero ha mostrato interesse e partecipazione verso la situazione -ha dichiarato Forte- Ha promesso di prendere posizioni in merito alle richieste avanzate e a breve avremo delle risposte». Per il 12 dicembre, infatti, il ministero dell’Ambiente dovrà sciogliere le riserve circa la costituzione di parte civile. «Gli interlocutori ministeriali nel condividere le nostre preoccupazioni hanno preso in carico la questione, ascoltando tutte le nostre richieste ed impegnandosi a darci presto delle risposte concrete. Il Ministro Costa verrà personalmente informato», ha aggiunto infine il presidente del comitato e associazione.