Le polemiche finite alla ribalta nazionale, all’indomani dell’annuncio del finanziamento regionale al Progetto Ravello, rischiano di sacrificare all’altare dell’opportunismo politico gli sforzi messi in campo da Regione Campania, Comune di Ravello, Fondazione Ravello, operatori e cittadini, finalizzati a fare della città della musica un polo di eccellenza turistico-culturale della Campania e del Mezzogiorno.
Questo, in sintesi, il contenuto di una missiva indirizzata dal sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, al presidente della giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro.
“Le azioni e gli interventi messi in campo negli anni dalla Regione Campania, ieri con Antonio Bassolino, oggi sotto la Sua presidenza, per consolidare la vocazione turistica ed il riconoscimento di Ravello quale faro e volano della regione, sono motivo di fierezza e di vanto per il Comune che ho l’onore di rappresentare, e ci sprona ancora più a ben operare per continuare a rendere Ravello magica e speciale – esordisce Vuilleumier – L’assegnazione di 4 milioni di euro, in un periodo di crisi che attanaglia soprattutto i Comuni ha suscitato, come purtroppo spesso accade in Italia, ma soprattutto nella nostra regione, polemiche e speculazioni politiche mal poste e che senz’altro non aiutano allo sviluppo e alla crescita sociale, culturale ed economica a cui noi rappresentanti delle istituzioni siamo chiamati. Il primario interesse dello sviluppo del territorio, al di là delle appartenenze partitiche, guida l’azione di tutti i sindaci della Costa d’Amalfi che punta con decisione alla condivisione ed alla ricerca di sinergie per realizzare crescita e sviluppo”.
Per Vuilleumier il provvedimento della Regione Campania costituisce il giusto riconoscimento a Ravello e alla costiera amalfitana, come unicum da salvaguardare e valorizzare, frutto del lavoro svolto negli anni da operatori, cittadini ed amministratori per rendere la città e tutto il comprensorio un’eccellenza sotto il profilo paesaggistico e culturale.
“Un risultato al quale hanno contribuito, oltre alla ferma volontà della Regione Campania, l’impegno del Comune e della Fondazione Ravello, tra le maggiori istituzioni culturali campane che dal 2003, sotto la guida del professore Domenico De Masi prima e dell’onorevole Renato Brunetta poi, ha portato avanti con determinazione il Progetto Ravello”.
Il primo cittadino ha infine ricordato come i fondi stanziati da Palazzo Santa Lucia siano stati destinati alla Fondazione presieduta da Brunetta per tracciare un futuro certo per i tre beni monumentali ravellesi, che fanno rete con l’intera costiera amalfitana, patrimonio Unesco.
“Con la firma del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 4 giugno – aggiunge Vuilluumier – si sono infatti definite le premesse per addivenire al conferimento dei beni culturali di pertinenza pubblica, ossia l’Auditorium Oscar Niemeyer, Villa Rufolo e Villa Episcopio al patrimonio della Fondazione Ravello, così da consentire una più efficace e responsabile gestione delle attività di valorizzazione”.
“La costituzione di un distretto culturale evoluto con al centro la Città di Ravello – conclude il sindaco nella lettera – e la realizzazione di una politica di promozione turistica unitaria, è ciò a cui aspirano i Comuni costieri. Un obiettivo che, con la disponibilità della Fondazione Ravello a condividere le risorse economiche assegnate, ha trovato un impulso importante”.