di Andrea Pellegrino
Folla di ministri e deputati democrat in Campania. Nella notte cambiano ancora le liste e Valeria Fedeli diventa capolista in Campania nel collegio di Caserta. Al secondo posto in lista resta il presidente del partito in Campania Stefano Graziano, che nei giorni scorsi era stato indicato come capolista ma è poi sceso al numero due per esigenze di riequilibrio di genere a livello nazionale che hanno portato il Pd a inserire un ministro donna in quel collegio. Matteo Renzi, invece, è capolista – sempre al Senato – nel collegio Casoria – Napoli, seguito da Valeria Valente e da Massimiliano Manfredi. Si completa anche la casella mancate nel listino proporzionale di Salerno. Al quarto posto spunta Filomena (Mena) Arcieri, presidente della municipalizzata “Salerno Solidale” e da sempre deluchiana doc. Ad anticiparla è il sottosegretario agli Esteri Enzo Amendola, la cui rielezione è appesa ad un filo. Salvaguardati altri pezzi dell’attuale governo: Gennaro Migliore (sottosegretario alla giustizia) e Umberto Del Basso de Caro (sottosegretario ai trasporti) sono già, praticamente, deputati del nuovo Parlamento. Candidatura – testimonianza per il ministero dell’Interno Marco Minniti che è capolista al collegio di Salerno e che potrebbe far spazio all’attuale vicesindaco della giunta Napoli, Eva Avossa. Pronto al lasciare il Consiglio regionale per Montecitorio Raffaele Topo, tra i più votati alle scorse elezioni regionali e tra i più battaglieri del Pd napoletano. Topo è stato, fin dall’inizio, una delle spine nel fianco di Vincenzo De Luca. Nello stesso collegio (Portici – Torre – Castellammare), concorre anche Emilio Di Marzio, pittelliano doc, già portavoce di De Luca a Palazzo Santa Lucia. Rinuncia l’uscente Leonardo Impegno che scrive: «Ringrazio Matteo Renzi e la direzione nazionale del Partito Democratico per avermi proposto la candidatura nel collegio del centro storico di Napoli. Dopo aver molto riflettuto – e di fronte ad un metodo di selezione delle candidature poco comprensibile, senza un percorsodemocratico e all’oscuro dei criteri adottati – sono giunto alla difficile conclusione di non accettare la proposta di candidatura». «Il Partito Democratico resta l’unica forza che merita fiducia – prosegue Impegno – per quello che ha fatto e per la credibilità delle proposte per il futuro. Da tempo, peró, ho evidenziato che il Pd a Napoli versa in uno stato di grande difficoltà, sia nel dibattito politico che nel radicamento territoriale. Purtroppo anche le ultime scelte sono poco comprensibili e rischiano di non fare bene al partito. È giusto ricordare, inoltre, che nel 2013 fui elettoperché vinsi le parlamentarie che quest’annonon si sono svolte. Ma questo non è il tempo delle polemiche». Al suo posto Marco Rossi Doria. Cambio anche ad Ariano Irpino (il collegio che comprende anche sette comuni salernitani). Nella notte non c’è più Rosetta D’Amelio, presidente del consiglio regionale della Campania ma spunta Giuseppe De Mita. Gioacchino Alfano (sottosegretario alla Difesa) correrà nel collegio senatoriale di Napoli – circoscrizione San Carlo mentre Antonio Marciano, consigliere regionale del Pd, a Fuorigrotta.Recuperato anche lo storico renziano Luigi Famiglietti, il giorno prima precipitato in coda nel listino proporzionale: è candidato ora anche al Senato nel collegio di Avellino, inizialmente occupato da De Mita jr.