Erika Noschese
Salerno cede al fascino del piano di emergenza ed evacuazione. In seguito ai fatti di Torino accaduti lo scorso 4 giugno, il Ministero degli Interni ha stabilito la necessità di avere un piano di emergenza ed evacuazione nelle cosiddette “manifestazioni con rischio elevato”. In questo contesto rientra l’iniziativa Luci d’Artista che, ogni anno, richiama in città, un numero cospicuo di turisti. Per garantire la sicurezza di cittadini e partecipanti, il Comune di Salerno ha affidato il servizio alla società Atb Consulting Unipersonale che si è aggiudicato l’incarico in maniera diretta, trattandosi di un importo non superiore a 40mila euro, per una somma pari a poco meno dell’importo stabilito per non procedere all’emanazione del bando. La vera rivoluzione di Luci d’Artista, almeno quest’anno, non è il ricorso della società francese che, a poche ore dalla sentenza del Tar ha fatto marcia indietro su richiesta dell’amministrazione comunale, bensì la decisione di prendere seriamente in considerazione una circolare ministeriale e, dunque, procedere all’affidamento del servizio d’ordine ad una ditta specializzata. Fino agli anni passati, infatti, ad occuparsi del piano di emergenza erano i volontari di varie associazioni di protezione civile salernitane che, neanche a dirlo, non ottenevano alcun rimborso spese per non parlare di riconoscimenti. Dopo intere sere al freddo, i volontari venivano spesso dimenticati come è sempre accaduto quando a capo dell’amministrazione vi era l’attuale governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca che non ha mai speso parole di gratitudine per i vari servizi offerti dalla protezione civile comunale. Forse, a Salerno è necessario far verificare fatti di cronaca prima di procedere al rispetto delle normative vigenti? Fin ora tutto è sempre filato liscio ma quest’anno il Comune ha voluto dare il meglio di sé procedendo all’assunzione di una ditta per garantire la tutela dei cittadini e dei tanti che, ogni anno, arrivano in città nel periodo delle luminarie e che, spesso, si sono visti costretti a far marcia indietro in quanto impossibilitati a seguire i percorsi pre stabiliti a causa della calca di persone.