Il Movimento 5 Stelle pronto a votare contro al terzo mandato qualora la discussione passasse per il consiglio comunale. Lo ha annunciato senza mezzi termini l’ex presidente della Camera, oggi a capo del comitato di garanzia del Movimento 5Stelle, Roberto Fico: «Il Movimento 5 Stelle, con i nostri consiglieri regionali, è stato all’opposizione in regione e lo è tutt’ora e se dovesse esserci una discussione sul terzo mandato voteremo contro», ha infatti dichiarato l’esponente pentastellato, annunciando che il Movimento è al lavoro per le regionali 2025, pronto a mettere in campo un programma importante perchè, ha aggiunto, «sentiamo grande la responsabilità alla luce del risultato ottenuto alle politiche». E in merito alla vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd e ad una ipotetica alleanza dice: «Su alcuni argomenti che il Movimento ha posto sono temi che la direzione del Pd possa ora sposare. Come Movimento abbiamo una strada identitaria e coerente su temi importanti: sociale, diritto del lavoro, ambiente, grandi trasformazioni urbane che dobbiamo fare nella nostra regione ma noi andiamo avanti», ribadendo la vicinanza della nuova segretaria dem ai temi trattati da sempre dai 5 Stelle. Intanto, Fico ha annunciato che oggi inizierà il suo tour “Verso sud” contro l’autonomia differenziata che lo vedrà partire dalla Calabria; tre giorni con diverse tappe. «Sono contrario all’autonomia differenziata così come voluta e scritta da Calderoli», ha aggiunto. Fico era ieri in città per prendere parte alla presentazione del libro di Fassina, economista e
deputato della Repubblica, oltre che già viceministro dell’Economia e delle finanze nel governo Letta. «Il mestiere della sinistra si può parlare perché quando le disuguaglianze esplodono, il lavoro è povero o non c’è è necessaria quella sinistra, di quei movimenti consapevoli del 21 secolo che non rinuncia alla giustizia sociale, alla conversione ecologica dell’economia e alla giustizia sociale. Una sinistra che ripropone la politica come guida dell’economia e oggi ce ne è ancora più bisogno: nel Mezzogiorno il lavoro è assente, è a rischio la vita sul pianeta e c’è bisogno di sinistra – ha spiegato Fassina che ripercorre le tappe di quella sinistra che oggi quasi non esiste più nella società attuale – Bisogna ripartire dalle condizioni materiali di vita delle persone perché è sottovalutata la sofferenza sociale nel mondo del lavoro, a tutti i livelli. Piccole imprese, lavoratori autonomi vivono una grande sofferenza e la sinistra deve intercettare innanzitutto questa sofferenza e proporre soluzioni come il reddito di cittadinanza, il salario minimo ma c’è bisogno di lavoro, investimenti per lo sviluppo perché senza lavoro non si costruisce cittadinanza sociale o democratica». Fassina chiede un europeismo consapevole e un atlantismo che parta dalle necessità delle persone e non si appiattisca sull’adesione passiva alle scelte oltreoceano.
er.no