Andrea Pellegrino
La sconfitta? Bisogna chiedere ai responsabili provinciali. Sono loro che fino all’11 giugno hanno fatto tutto». Francesco D’Antuono, responsabile dell’Agro di Forza Italia, analizza, non senza polemiche, i risultati ottenuti dal partito azzurro. «C’è da fare una riflessione seria – spiega – c’è da ripartire da nuove forze. La sconfitta di No- cera Inferiore ha dei responsabili ben precisi e provengono tutti dal coordinamento provinciale di Salerno». Partendo da Roscia com- missario: «Nulla contro la persona -rincara – ma non si può nominare un commissario che viene da Salerno a pochi mesi dal voto in una realtà complessa come Nocera Inferiore». E sulle lista azzurra, in- fatti, dice: «Tre persone indicate da me sono state escluse, due si sono proposte nella lista civica di Pasquale D’Acunzi ed hanno ottenuto 280 voti l’uno e oltre centro l’altro». Ed ancora, spiega D’An- tuono: «Il mio riferimento è uno, al momento, ossia l’onorevole Mara Carfagna. Gli altri devono capire che il loro tempo è finito. Non è possibile che si accumulino sconfitte. Non è possibile che a Salerno città si perda pesantemente da 25 anni. Qualche responsabilità ci deve pur essere e qualche nuova strategia va messa in campo».E sulla stessa linea d’onda è Vittorio Acocella, dirigente provinciale di Forza Italia: «Si deve ripartire in ogni comune da un giovane amministratore o da un giovane del territorio». «Occorre un rinnovamento serio e radicale, partendo dalle persone e dai metodi di decisione», prosegue Acocella che continua: «E’ una strada che indico da tempo ormai ma ora più che mai, a mio avviso, occorre perseguirla». Quanto a Salerno città, dice ancora Acocella: «Andrebbe affidata la guida a chi da sempre ha creduto in questo partito. Ci vuole un rinnovamento fatto sul merito sulla militanza e non sulla cooptazione».