Ferraioli: “Le finanze sono ok e finalmente possiamo assumere personale” - Le Cronache
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Ferraioli: “Le finanze sono ok e finalmente possiamo assumere personale”

Ferraioli: “Le finanze sono ok e finalmente possiamo  assumere personale”

di Anna Villani

Ingegnere civile edile, alla sua seconda consiliatura, è stato riconfermato sindaco della città nel settembre del 2020 sostenuto da un cartello di liste civiche. Fu apprezzato particolarmente nel periodo pandemico dell’emergenza quando a sera si collegava online aggiornando i cittadini angresi sul numero dei contagi o decessi e disponendo ordinanze per limitare la diffusione del virus. Angri conta oggi 33.841 abitanti e tra i problemi locali più sentiti vi sono i tagli al settore sociale e un incremento dei furti nelle abitazioni e auto che spinse Ferraioli a scrivere due volte al Prefetto di Salerno e a rivolgere un appello pubblico per garantire una maggiore sicurezza locale. Prima della chiusura delle liste elettorali per le politiche prossime in molti lo davano candidato per un seggio alla Camera dei deputati. In questa intervista chiarisce alcuni punti cruciali della gestione amministrativa.

Sindaco Ferraioli, si vociferava che sarebbe stato candidato alla Camera, era vera o falsa questa notizia? Aveva ricevuto proposte per candidarsi?

Proposte non accettabili.

Chi sosterrà in questa campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre?

Stiamo valutando un sostegno possibilmente unitario dell’Amministrazione, ma non è semplice.

Come stanno le finanze comunali attualmente?

Si dice che tante cose non si facciano perché non ci sono soldi (dalla scuola ai servizi sociali). Le finanze sono in buono stato, tanto è vero che finalmente possiamo assumere personale. E, sì è vero, non ci sono soldi per i servizi. Nel senso che è meglio chiarire una volta per tutte, che i governi degli ultimi venti anni hanno smesso di trasferire fondi centrali ai comuni i quali devono provvedere con entrate proprie a fornire le coperture finanziarie per i servizi che, in pratica, si trasforma nel trasferire il costo del servizio direttamente sul cittadino.

I cittadini sui social lamentano di un immobilismo nel quale si troverebbe oggi il comune di Angri?

La velocità delle informazioni sui social non è paragonabile ai tempi necessari per produrre atti o fatti amministrativi.

Nel passaggio dalla precedente consiliatura a quella odierna quali opere o iniziative sono state portate a termine e quali, quelle ancora in via di ultimazione? Le opere rilevanti sono in corso. Nell’incrocio tra via Cervinia e Corso Italia fa ancora bella mostra lo scavo mai ultimato per il progetto iniziale, che novità ci sono?

Sono stati eseguiti i saggi di scavo archeologico previsti per legge e siamo in attesa del rilascio del parere di competenza della Soprintendenza archeologica per l’approvazione del progetto esecutivo. Sulla sicurezza del territorio, ci sono novità?

Oltre alla temporanea assunzione dei vigili, partecipiamo al bando per il finanziamento della videosorveglianza. Angri, può sperare in un presidio sanitario locale?

Il PNRR ridefinirà nell’Agro nocerino sarnese di qui al 2025 diverse strutture ospedaliere o di prossimità, sarà compresa anche la città? La politica sanitaria è di competenza della Regione. Abbiamo dato la disponibilità per la realizzazione di strutture sanitarie sul nostro territorio.

Sindaco, alcuni cittadini vedrebbero un iperattivismo della sindaca di Sant’Antonio Abate facendo paragoni con il proprio territorio, cosa risponde?

Che ho smesso alle elementari a giocare a chi è più bravo. Ogni comunità è una realtà a sé. Il punto debole e quello forte di quest’amministrazione?

La carenza di personale e le scandalose disposizioni normative in materia di assunzioni, legate sempre all’aspetto vincolistico di natura finanziaria, è deprimente e vincola notevolmente la gestione amministrativa supportata, fortunatamente, da entusiasmo e voglia di fare per la propria comunità.

Il suo augurio per Angri?

Il mio è un augurio molto semplice e cioè che ciascuno riesca a trovare la propria dimensione di benessere nella comunità che lo rappresenta e che rappresenta.