di Erika Noschese
«Qualsiasi resti la indicazione del nome del candidato Presidente, l’impegno sarà sempre assicurato, perché la partita del futuro della Regione e del nostro territorio non può essere affidato a Fico & compagnia variopinta». Parla così il professor Giuseppe Fauceglia, segretario cittadino di Forza Italia Salerno che interviene in merito alle prossime elezioni regionali in Campania, in programma il 16 e 17 novembre.
Professor Fauceglia, la provincia di Salerno è in piena campagna elettorale per le Regionali. Si attende il nome del candidato alla presidenza della Regione Campania…
«Sarebbe troppo facile ironizzare sullo “scambio” De Luca-Fico con la intermediazione della fu Giovanna d’Arco del Pd, la ormai non più credibile Schlein. Vi è però che in una logica politica questo è il risultato dell’alleanza tra il potete clientelare costruito in dieci anni da De Luca e la futura politica dello aumento incontrollato della spesa pubblica (reddito di cittadinanza regionale e altre regalie elettorali). In uno al rafforzamento del ruolo paraclientelare delle partecipate regionali e della gestione della sanità. Il “nulla” pentastellato finirà per unirsi con la scientifica gestione del potere. Bisogna allora chiedersi quale sarà la prospettiva che il centro destra dovrà opporre a questo disegno che finirà per impoverire la Regione e vanificare finanche le poche cose buone realizzate nell’ultimo quinquennio deluchiano (penso alla politica agricola e al tentativo di recuperare qualche efficienza nella gestione delle risorse idriche). Bisogna allora pensare ad un diverso ruolo della Regione, il valore dell’autonomia comporta l’ora della responsabilità, che a sua volta richiede competenze e affidabilità. Del resto, anche per la gestione dei fondi UE il commissario italiano Fitto ha richiamato i principi della flessibilità e della semplificazione».
Giosy Romano, Edmondo Cirielli, Mara Carfagna: sono questi i nomi sul refolo della coalizione di centrodestra. Qual è, secondo lei, il profilo migliore?
«Questa premessa mi pare necessaria anche per scegliere il miglior candidato, nel presupposto che ho sempre richiamato che l’ampliamento del perimetro del consenso elettorale oltre le colonne d’Ercole del centrodestra mi pare assolutamente necessario. Del resto, se si sommano i consensi dei due schieramenti registrati nelle scorse competizioni, mi pare che l’obiettivo che ho detto sia imprescindibile se si vuole ottenere il successo. Certamente, l’on. Cirielli per il suo ruolo istituzionale e per la sua esperienza politica resta un candidato autorevole, così come l’on. Carfagna che ha ricoperto l’incarico di Ministro per il Sud. Vi è che queste pure rilevanti figure politiche non possono far dimenticare che altro e diverso resta il compito assai arduo di governare una realtà complessa e ricca di contraddizioni come la Regione Campania. Si tratta di una scelta che faranno le massime espressioni dei partiti di centro destra, per cui questa mia opinione è quella di un semplice cittadino, sia pure impegnato in politica. Per mia formazione culturale sento più vicina la figura di Giosy Romano, non solo perché ha già ricoperto incarichi di amministratore locale e dunque conosce le difficoltà e i bisogni delle popolazioni e delle realtà amministrative, ma pure perché ha svolto con impegno e con ottimi risultati la funzione di Presidente della Zes (come ha riconosciuto in una recente intervista pubblicata dal Il Sole 24 ore, il presidente di Unioncamere, il salernitano Andrea Prete). Con probabilità un “nome” tecnico potrebbe raccogliere più consensi di un politico puro. Ma questa, ripeto, resta una mia personale opinione. Comunque, qualsiasi resti la indicazione del nome del candidato Presidente, l’impegno sarà sempre assicurato, perché la partita del futuro della Regione e del nostro territorio non può essere affidato a Fico & compagnia variopinta».
Tra i nomi in campo per le regionali il coordinatore Celano, l’avvocato Ciccone, Rosaria Aliberti: una lista competitiva…
«Credo che Forza Italia, grazie anche al contributo determinante del segretario regionale Martusciello, abbia per la provincia di Salerno messo in campo una griglia di candidati di indubbio valore e di spiccato entusiasmo. Credo sia importante per la città di Salerno dare una risposta in termini di consenso elettorale al familismo programmato, ripetendo i risultati delle scorse elezioni politiche nel collegio uninominale. È in gioco la stessa tenuta della democrazia delle istituzioni locali che sono da oltre trenta anni tenute sotto scacco e controllo incontrollato da un medesimo centro di potere. Anche in questo caso, il futuro si gioca sempre su una proposta alternativa credibile di uomini e di programmi. Ma su questo terreno mi pare che anche grazie al contributo determinante di Forza Italia negli ultimi due anni si siano fatti notevoli passi in avanti. Una prospettiva di una diversa gestione della cosa pubblica che mi sento di condividere con gli amici di Azione e con quanti in questi anni si sono opposti al potere deluchiano».





