Si è svolta ieri presso la terza sezione penale giudice De Luca l’udienza nei confronti di MELUCCI Cristina imputata per esercizio abusivo della professione di medico e falso ideologico.
Ha testimoniato presso il tribunale di Salerno il tenente della guardia di finanza Gennaro Malandrino, all’epoca dei fatti in servizio presso la compagnia di Eboli quale comandante del nucleo mobile, che indago’ sulla falsa dottoressa di Sant’Angelo a Fasanella la quale fu denunciata dalla madre di un bimbo di appena 2 anni, affetto da grave patologia, la quale dopo vari consulenti medici venne visitata dalla MELUCCI che si presentava come specialista in neuropatia, massoterapia e medicina legale.
Il tenente Malandrino ha ripercorso le indagini condotte nel 2018 a seguito delle quali scoprì che la MELUCCI non era affatto laureata in medicina né iscritta a ordini dei medici.
La Melucci fu oggetto di perquisizione domiciale presso la propria abitazione a Sant’Angelo a Fasanella e presso una abitazione ubicata in colliano dove aveva fittato due stanze per l’esercizio abusivo della professione.
Nel corso delle perquisizioni gli uomini della guardia di finanza di eboli rinvenirono molto materiale comprovante l’impianto accusatorio nei confronti dell’odierna imputata e tra questi relazioni mediche di vari pazienti, alcuni affetti da gravi patologie oncologiche, che la MELUCCI riteneva poter guarire attraverso la medicina alternativa ed in particolare utilizzando il latte di asina.
Tra la copiosa documentazione gli inquirenti rinvenirono anche una prescrizione inviata dalla falsa dottoressa all’INPS di Napoli a favore di un paziente affetto da apnea notturna che, nonostante la MELUCCI avesse indicato il proprio nome quale medico curante del paziente e un falso codice regionale, riuscì ugualmente a farsi riconoscere un ventilatore polmonare.
La MELUCCI inoltre sottoscrisse una dichiarazione di atto di notorietà presso il comune di Sant’Angelo a fasanella dichiarando falsamente di aver conseguito il titolo presso l’università Cattolica di Roma che, interpellata in merito, confermo ‘ che la MELUCCI non aveva mai conseguito alcun titolo né aver partecipato a Master.
Sulla vicenda è intervenuto anche un consulente tecnico nominato dal consiglio dell’ordine dei medici che ha relazionato nella precedente udienza che le relazioni sequestrate dalla Guardia di finanza sono espressioni mediche che possono utilizzare solo chi è in possesso della laurea in medicina.
A breve il tribunale di Salerno emetterà la sentenza nei confronti dell’imputata.