di Erika Noschese
La mancata firma del contratto di proroga per il personale ex Lsu sta creando non poco scompiglio in numerose scuole, non solo a livello nazionale ma anche a livello locale. A creare preoccupare maggiormente, in questi giorni, le scuole di Matierno, Fratte e via Salvatore Calenda che fanno parte dell’istituto comprensivo San Tommaso D’Aquino, guidata dalla dirigente scolastica Maristella Fulgione. Di fatti, come sta accadendo in tutte le scuole, non è stato possibile procedere alla proroga del contratto per gli ex Lsu per mancanza della firma del contratto di proroga da parte della società Global Service Solutions. Per queste ragioni, la dirigente scolastica si è vista costretta a convocare il personale scolastico per chiedere disponibilità, riconosciuta come ore di straordinario, per non mettere a repentaglio il servizio mensa scolastica e per poter garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche degli studenti. La disponibilità sarà rilevata anche con fonogramma considerato lo stato di emergenza, come si evince dal sito dell’istituto San Tommaso d’Aquino dove la preside Fulgione sta provvedendo ad aggiornare tutti circa quanto sta accadendo con la mancata proroga per gli ex Lsu. Al momento, la situazione d’emergenza sembra essere rientrata per le scuole di Matierno, Fratte e via Salvatore Calenda grazie alla disponibilità di cinque collaboratori scolastici, garantendo il servizio mensa alla scuola dell’infanzia in attesa di disposizioni ministeriali proprio relative agli ex Lsu. Dunque, almeno per i prossimi 30 giorni non dovrebbero verificarsi disagi circa il servizio mensa che resta garantito fino al mese di marzo quando la situazione dovrà poi tornare alla normalità. Quella degli ex Lsu sembra essere, al momento, una situazione particolarmente delicata che hanno messo in allarme non solo i sindacati ma anche gli stessi dirigenti scolastici che vedrebbero venir meno il servizio di pulizia all’interno degli istituti scolastici. In molte scuole del capoluogo e del resto della provincia l’organico degli addetti alle pulizie rischia di ridimensionarsi mettendo quindi in forse i servizi al rientro degli alunni.