Estorsione ai danni di bengalesi Tre minorenni finiscono nei guai - Le Cronache
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Estorsione ai danni di bengalesi Tre minorenni finiscono nei guai

Entravano in tre negozi del centro storico gestiti da bengalesi e si impossessavano di derrate alimentari senza pagarle, danneggiavano i negozi, tentavano di allontanare i potenziali clienti e non lesinavano di avanzare richieste di denaro. Una “bravata”, durata oltre un anno, e che è costata cara a tre ragazzi di età compresa tra i quindici ed i sedici anni, residenti nel cuore antico della città. I tre sono stati destinatari di ordinanza di custodia cautelare, di cui due con collocamento in comunità ed una permanenza in casa. Le richieste di custodia erano quattro ma il Gip Fiore del Tribunale per i Minori ne ha accolte solamente tre. Il provvedimento è giunto al termine di una laboriosa attività investigativa posta in essere dagli uomini della Sezione Volanti della Questura di Salerno diretta dal vice questore aggiunto Giuseppina Sessa e dirette dalla Procura per i Minori. Le indagini sulla vicenda, che ha creato non pochi disagi alle vittime, sono ancora in corso. Si cercano, infatti, eventuali altri autori. Era da circa un anno che un nutrito numero di ragazzini taglieggiavano tre esercizi commerciali del centro storico di Salerno gestiti da cittadini bengalesi. La banda aveva creato nei titolari delle attività commerciali in questione, uno stato di soggezione che li vedeva vittime rassegnate a subire ogni sorta di angheria (furti, danneggiamento allontanamento della clientela), fino ad arrivare una vera e propria richiesta estorsiva di danaro. Le vittime, per paura di più gravi ritorsioni, sottostavano alle richieste sempre più pressanti. Le indagini sono stati attivate da una richiesta di intervento fatta da una delle vittime che, resasi conto della possibilità di tutela, ha denunciato i gravi fatti subiti, indicando anche altri connazionali vittime di analoghi reati. Grazie alla tempestiva attivazione dell’Ufficio prevenzione generale di Salerno, si è riusciti a ricostruire la dinamica dei gravi fatti denunciati consentendo l’individuazione degli indagati minorenni. Le indagini proseguono per la ricerca di altre eventuali vittime. Nei confronti di altri due minori non imputabili, concorrenti nel reato, sono stati richiesti altri provvedimenti di natura amministrativa.