di Erika Noschese
“Il contenzioso del Comune non può ricadere sulle spalle dei cittadini, dovrebbe essere la giunta a farsi carico delle spese, come accade in qualunque altra amministrazione”. A ribadirlo la leader dell’opposizione Elisabetta Barone che accende i riflettori sulla situazione in cui versa il Comune di Salerno, tra i capoluoghi di provincia più indebitati d’Italia. La civica ha infatti chiesto che sia consegnato ai consiglieri il partitario delle spese, entrate e uscite per capire la reale situazione del bilancio comunale. Consigliera, Salerno è tra i capoluoghi di provincia più indebitati d’Italia. Ci sono delle ipotesi al momento che penalizzerebbero ulteriormente i cittadini però… “Nonostante l’assessore di riferimento abbia detto che troverà altre soluzioni e non c’è questo periodo noi ci troviamo di fronte ad un indebitamento continuo e nelle diverse commissioni Bilancio noi abbiamo preso atto di una serie di debiti non contemplato nel bilancio consolidato; a febbraio c’è stato presentato un rapporto di circa 800mila euro di debiti fuori dal consolidato, relativi – per una metà – a contenziosi ma ho chiesto nell’ultima commissione bilancio ho chiesto che sia consegnato ai consiglieri il partitario delle spese, entrate e uscite, perché è l’unico modo per avere un’idea chiara di dove sono andate a finire perché nel modello di sintesi del Consuntivo si hanno solo le somme aggregate ma per capire come sono stati spesi i soldi c’è bisogno del partitario perché c’è anche il nome della società, ditta o persona che ha ricevuto i soldi. Credo sia necessario fare un’analisi seria delle spese della città; che il Comune non fosse in una situazione rosea dal punto di vista economico lo sapevamo da prima delle elezioni e lo abbiamo denunciato durante la campagna elettorale, ora questi 370mila euro che arrivano come ulteriori spese di contenzioso per la mancata realizzazione del Palazzetto dello Sport sono un’ulteriore cifra che si aggiunge alle spese e stiamo parlando di cifre importanti. Se a questo aggiungiamo il mancato introiti del parcheggio del sottopiazza della Libertà che, normalmente, nelle giornate feriali non accoglie più di duecento auto e si riempie solo in alcune occasioni, si capisce che la redazione di un bilancio preventivo è cosa assai complicata, vedremo cosa ci arriverà dal consuntivo ma in questa situazione credo sia abbastanza delicato procedere ad un preventivo: tagliare senza tagliare i servizi significa ridurre attività di consulenza, cosa che è possibile se si decide di utilizzare solo il personale interno per il contenzioso e non affidare a legali esterni le attività in questione perché questo probabilmente porterebbe ad un risparmio. Rimane il fatto che quest’amministrazione, in termini di contenzioso, cumula cifre importanti e questo fa capire la cattiva gestione. Mi chiedo se sia giusto che siano i cittadini a pagare questa cattiva gestione, se c’è un contenzioso che deriva da una cattiva amministrazione dovrebbe essere la giunta a farsi carico delle spese, come accade in qualunque altra amministrazione”. Altro serio problema il decoro della città. Il numero degli operatori ecologici è insufficiente ma forse c’è un problema di inciviltà e la stessa Salerno Pulita ha denunciato quanto accaduto nei giorni scorsi con rifiuti in ogni angolo della città… “Da una parte, sicuramente, ci sono persone che si fanno carico di questi episodi di inciviltà; questo accade di notte, non conosciamo i protagonisti ma mi chiedo se sono davvero i salernitani o persone che vengono fuori città e che, magari, si divertono a fare bravate. Sicuramente, possono essere anche i nostri giovani che spesso sono sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti e probabilmente arrivano a questi episodi di vandalismo. Mi chiedo dove sono le forze dell’ordine e quale garanzia di sicurezza viene offerta alla città, evidentemente tutto questo può accadere perché nella totale assenza di controllo, vigilanza ma se non cominciamo ad avere un controllo delle strade poi accade di tutto. Io ricordo un episodio accaduto la scorsa settimana: rientravo tardi, verso mezzanotte e mezza e all’altezza di piazza della Concordia c’erano quattro giovani sotto effetto di alcol e droga che avevano spostato la transenna, portandola verso il centro della strada; avevano oggetti contundenti e facevano segno di entrare nel parcheggio, queste persone minacciavano di distruggerci l’auto, per strada non c’era nessuno se non persone ubriache”. Manca il personale della polizia municipale, altro aspetto da non sottovalutare… “Chiaramente, questo non è compito della municipale bensì della polizia, della finanza e tutte le altre forze dell’ordine. Questa settimana abbiamo tenuto un incontro con l’assessore Tringali al quale abbiamo posto con forza la questione dell’ordine pubblico, chiedendo di interloquire con il questore e il prefetto per un tavolo di concertazione con le altre forze dell’ordine per presidiare la città. Tutti hanno gli organici sottodimensionati ma bisogna dare risposte alla richiesta di sicurezza di una città che appare terra di nessuno, ciascuno può fare ciò che vuole, devastando o spaventando gli altri; io abito in centro, accanto a piazza Principe Amedeo e da qualche mese abbiamo nuovamente il problema della sosta selvaggia e i ragazzi ne fanno luogo di ritrovo per il consumo di alcol e droga”. Polemiche in città e tra le associazioni per la concessione degli spazi pubblici. La delega alla Cultura è stata affidata ad Ermanno Guerra ma oggi si chiede un regolamento che disciplina l’affidamento degli spazi comunali… “Assolutamente, abbiamo posto questa questione in sede di commissione Statuto perché è urgente regolamentare la concessione degli spazi. Ho più volte chiesto all’assessore Paola De Roberto di chiarire le modalità di assegnazione alle diverse associazioni perché alcune ottengono spazi facilmente e vanno avanti per anni mentre altre che, ormai da anni, chiedono spazi e non riescono ad ottenerli. Ora, è indispensabile che siano stabiliti criteri oggettivi di assegnazione degli spazi con criteri specifici, che sia fatto un bando pubblico che possa prevedere una rotazione anche quinquennale per evitare disparità di trattamento tra i cittadini, tra chi ottiene spazi e non paga neanche le utenze e chi, invece, si scontrano con diversi no e viene a mancare il principio di aggregazione. Su questa materia bisogna fare chiarezza, fare un regolamento, bandi pubblici. C’è una proposta del gruppo Deep di un piano regolatore per la cultura, fatta già nel 2014. Ora, si può discutere del contenuto del piano ma l’idea in sé è interessante, significativa perché fa riferimento al fatto che non ci siano eventi casuali, disparati, proposte dalle più diverse associazioni ma che ci sia una strategia, con obiettivi ben precisi, finalità da raggiungere ed eventi costruiti mentre oggi assistiamo a singoli eventi, proposti da singole associazioni, comprese quella del Teatro Verdi (che non è una fondazione ma gestita da tre associazioni) e pagati con fondi pubblici. Dunque, privati che realizzano eventi culturali fuori da una logica strategica con risorse pubbliche e penso che su questa proposta la commissione Cultura e il delegato dovrebbero farsi carico di un’interlocuzione, discutere dei contenuti per una strategia di sviluppo cultura della città perché Salerno vive di frammenti per i quali si spendono risorse ingenti”. Cooperative sociali, i lavoratori sono in attesa ormai da mesi. C’è un problema di emergenza sociale ora… “La cosa che lascia interdetti è l’assoluta immobilità di questa giunta che annuncia continuamente soluzioni straordinarie e poi, di fatto, non riesce a garantire l’ordinario. Nel caso specifico, è da ottobre che ci sentiamo dire che il bando ha previsto la clausola sociale, che per almeno una parte dei lavoratori sarebbe stato possibile il reintegro ma, ad oggi, nessuno di loro è stato assunto, neanche a tempo determinato, in questa società che si sta occupando della pulizia. Tra l’altro, anche qui vorrei sapere con quale impegno, considerato che la città è in totale abbandono e non me ne vogliano i colleghi consiglieri che attaccano perché secondo loro stiamo denigrando la città perché bisognerebbe riconoscere nella sua bellezza. Sicuramente, viviamo in una città bellissima per la sua collocazione naturale ma non si fa molto per custodire e preservare questa bellezza e per rilanciarla. L’incuria è sotto gli occhi dei cittadini che continuamente sollecitano l’amministrazione per una maggiore pulizia, attenzione al verde pubblico e interventi ordinari ed è chiaro che questo disagio va ascoltato. Le persone si lamentano e ne hanno motivo, non lo fanno per principio, ci sono cose oggettive e la giunta dovrebbe porsi maggiormente in ascolto delle associazioni e dei singoli cittadini”.