È di qualche giorno fa la notizia dell’inserimento dell’ospedale “Maria Santissima dell’Addolorata” di Eboli tra i dieci migliori nosocomi d’Italia. La classifica è stata redatta da Agenas e riguarda il reparto di cardiologia. Tanti gli attestati e gli interventi di esponenti della politica locale che si sono lanciati nel rilanciare la notizia, ma c’è a chi a freddo fa una riflessione più precisa e che non risente di un campanilismo forse troppo azzardato.
Si tratta di Simone Valiante, già deputato e uomo di spicco della politica cilentana. «Per raggiungere questi risultati, insieme alla indiscussa professionalità degli operatori, è evidente che, anche per la carenza di personale, tutto ciò è avvenuto facendo delle scelte – dice – non senza un “prezzo” sanitario importante che è quello di aver di fatto depotenziato, pensiamo alla copertura H24 ed il numero di operatori, l’unico Dea dell’emergenza che la programmazione regionale (da atti ufficiali) avrebbe dovuto garantire, l’Ospedale di Vallo della Lucania. Io continuo a denunciarlo come faccio da anni – continua senza lesinare attacchi diretti – perché altro non mi è stato consentito non a caso di fare, perché la salute è la vita della nostra gente, gli altri continueranno ad assumersi la responsabilità dei silenzi o delle distrazioni».
L’attenzione di Valiante si rivolge al nosocomio vallese che sta perdendo sempre più importanti pezzi e servizi, a discapito della popolazione.