Eboli Domani: no a Cennamo. Conte nel caos: datemi un terzo nome - Le Cronache
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Eboli Domani: no a Cennamo. Conte nel caos: datemi un terzo nome

Eboli Domani: no a Cennamo. Conte nel caos: datemi un terzo nome

di Eugenio Verdini
Una storia senza fine, con un colpo di scena un giorno si e l’altro pure. Fino a quando non ci saranno i decreti di nomina degli assessori firmati e controfirmati non potremo dire che la crisi politica ed amministrativa si sia risolta. Prendiamo l’ultimo episodio, ieri mattina. Il segretario comunale prepara i decreti di nomina dei tre nuovi assessori. Tutto pronto, entro mezzogiorno si sarebbe dovuta tenere la piccola cerimonia della firma. Invece, da Eboli Domani, il gruppo che ha incassato già due assessori e la carica di vicesidnaco, arriva lo stop. Questa volta nel tritacarne dei mal di pancia non ci sono incarichi e deleghe, ma la nomina di un assessore. Sembrerebbe che un paio di esponenti del gruppo consiliare non fossero del tutto d’accordo con l’indicazione di Cennamo, che solo qualche ora prima era subentrata ad un primo nome, Izzo. A ben vedere si tratta di prese di posizione contro entrambe le indicazioni giunte dal capogruppo di Eboli Domani, Adolfo Lavorgna, che forse indicano anche qualche segnale interno. Immediato il tam tam delle notizie, con messaggi che correvano sulle chat di singoli e gruppi. “Vado in Municipio a firmare”. “No, pare ci siano degli intoppi”. “Ma come, non eravamo tutti d’accordo?”. Questi i messagi che si sono scambiati in tanti sulle chat. Conte alza la voce, perché dopo avere consumato Izzo e Cennamo, addirittura appena accennata la candidatura di Di Gaeta, il sindaco vuole un terzo nome. La     mattinata non era iniziata sotto i migliori auspici. Il sindaco di Eboli, Mario Conte, aveva convocato Massimiliano Curcio, Damiana Masiello ed Alessia Palma. Ai tre assessori in predicato di lasciare, Conteavrebbe chiesto le dimissioni. Pronta la risposta dei tre, parola più o parola meno: «Non ci dimettiamo per lasciare campo aperto a chi da mesi ci tiene sulla graticola per mandarci a casa». I tre non si dimettono, sarà Conte a ritirare loro le deleghe. Quali scenari si aprono adesso? Per i più la questione interna al gruppo Eboli Domani si ricomporrà presto, magari facendo un terzo nome o recuoperando uno di quelli appena scartatio. Forse i consiglieri del gruppo sono alla ricerca di un loro equilibrio interno, ma appare difficile che il rimpasto possa saltare, specie dopo che Eboli Domani ha incassato il principale obiettivo messo sul tavolo del confronto, cioè la carica di vicesidnaco sulle spalle di Gianmaria Sgritta. Sul piano del sostegno alla maggioranza, non si dovrebbero registrare defezioni. Il gruppo Eboli 3.0 è avviato sulla strada della responsabilità e continuerà a sostenere assessori e sindaco. Non ancora assunta una posizione ufficiale, ma è possibile che anche Italia Viva alla fine rimanga a sostegno. Invece, l’uscita di Curcio e palma potrebbe indurre Capaccio ad un’opposizione più decisa in Consiglio Comunale.