di Marta Naddei
Le domeniche di Salerno e provincia dal prossimo mese di febbraio potrebbero diventare ben presto “ecologiche”. Perché? Perché di bus, in giro, non se ne vedrà nessuno o quasi. E’ questa la prospettiva con il nuovo piano di rimodulazione studiato dal Cstp sulla base della pesante contrazione chilometrica sulle linee extraurbane, dovute alla mancata integrazione dei fondi al traposporto pubblico locale da parte della Provincia di Salerno. Oltre alle pesanti ripercussioni che si avranno nei giorni feriali, anche in quelli festivi, dove il servizio del Cstp sempre per lo stesso motivo è ridotto veramente all’osso, la situazione rischia di peggiorare in maniera catastrofica. Già perché, nell’ottica della razionalizzazione dei chilometri, importanti sono gli interventi di riduzione previsti sulle cruciali linee extraurbane che, nel corso delle domeniche, trasportano i cittadini salernitani. In particolare, esattamente, come accadrà nel resto della settimana, le corse della linea 8 e della linea 10 saranno sempre più sporadiche. Nei giorni festivi, infatti, saranno soppresse 18 corse della linea che da Salerno conduce a Battipaglia e ritorno, e 9 di quella che porta a Mercato San Severino e viceversa. Insomma, due delle linee superstiti delle precedenti ondate di tagli si avviano lentamente a scomparire anche di domenica. Anche le linee 22 e 23 che conducono a Capriglia vedranno una contrazione di 6 corse. Per scongiurare questo scenario la Provincia di Salerno, ente appaltante dei chilometri in questione, dovrebbe integrare con proprie risorse quelle messe a disposizione dalla Regione Campania nell’ambito del piano dell’Acam. Cosa che, però, l’Ente di palazzo sant’Agostino non sarebbe né intenzionato né nelle possibilità di fare. Così, il segretario generale della Filt Cgil Salerno, Amedeo D’Alessio ha lanciato un appello alla Provincia. «La Regione Campania e il Comune di Salerno – afferma – sono gli unici due Enti ad aver deciso di non ridurre le risorse da destinare nel 2014 al trasporto pubblico locale su gomma. Un risultato non scontato e frutto anche delle incessanti pressioni esercitate dai sindacati. E’ del tutto evidente che la ragione degli ulteriori e considerevoli tagli ai servizi extraurbani, sta nel mancato stanziamento dei fondi da parte della Provincia di Salerno. E’ fondamentale, dunque, che l’Ente di Palazzo S. Agostino non faccia mancare il proprio contributo. Viceversa, riteniamo. che la Regione Campania debba farsi carico di tale problematica, ritirando ogni delega in materia alla Provincia di Salerno». Il prossimo 5 febbraio è stato indetto lo sciopero del comparto contro i tagli e per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale ormai scaudto da sei anni.