di Ugo Schettino
«L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo». Si tratta delle parole di speranza emesse dalla pluripremiata attrice britannica Helen Mirren in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, istituita nel 1961 a Vienna durante il IX Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro. Ogni anno, una celebrità del mondo del teatro è invitata a pronunciare alcune riflessioni sul tema del teatro stesso: il “messaggio internazionale”. Tale messaggio viene tradotto in varie lingue e letto in tutto il mondo. Nel 2021 il “messaggio internazionale” è stato affidato a Helen Mirren. Ovviamente, Helen Mirren non ha potuto fare altro che trattare della situazione creatasi nel mondo del teatro – e dello spettacolo in generale – a causa dell’epidemia di coronavirus. Il messaggio è in effetti un elogio a tutti gli artisti, i tecnici e gli artigiani che sono in grado di superare questo difficile periodo grazie alla propria creatività, coraggio e intelligenza, nonostante siano costantemente messi alle strette. Il suo messaggio tende a infondere nuova speranza negli amanti delle arti e dello spettacolo, uno dei tanti settori più danneggiati a causa della mancanza di contatto fisico tra gli attori, produttori e tutti i collaboratori che appartengono alle produzioni. Non per questo l’amore per il mondo del teatro si è fermato! Anzi, durante i periodi di “smart working” – a causa del quale si lavora da casa – ognuno di noi ha prolungato il proprio ammontare di ore davanti agli schermi, anche per svagarsi. Molti teatri, infatti, hanno aperto virtualmente le loro porte per accogliere il pubblico, offrendo in streaming spettacoli teatrali, in alcuni casi a titolo completamente gratuito, altri a pagamento. un’alternativa, questa, per sopperire alle chiusure e che la dice lunga sul fuoco sacro che infiamma lo spirito di chi l’arte l’ama e la vive: buon anniversario, allora, al mondo del teatro in attesa di poterlo tornare a vivere in presenza.