Arriva puntuale la pubblicazione delle motivazioni da parte della sezione staccata di Salerno del Tribunale Amministrativo Regionale sulla questione del voto del 12 giugno 2022 ad Agropoli. I giudici del Tar hanno disposto “l’annullamento delle operazioni elettorali relative alle sezioni numero 7, 14, 16 e 21 e l’obbligo di rinnovazione delle consultazioni elettorali per tali sezioni”. Per farla semplice, sulle ventuno sezioni in cui è divisa Agropoli si voterà in quattro di esse. Parlando di rinnovazione, è palese che si andrà al voto con gli stessi candidati dello scorso anno ma con liste elettorali riviste anche perché in questi mesi è gioco forza cambiato l’elettorato agropolese.
Il sindaco sospeso
Roberto Antonio Mutalipassi, sindaco sospeso, alla luce delle motivazioni non attende la tarda serata per esprimersi come fatto sabato: «Come già detto siamo pronti, io e la mia compagine, ad affrontare questa nuova sfida – scrive – che vogliamo prendere come una verifica del lavoro svolto in questi mesi di mandato, in cui non ci siamo risparmiati con il solo obiettivo di rendere più vivibile la nostra Città». Il sindaco sospeso, poi, diventa lapalissiano: «ci tengo però a sottolineare ancora una volta, qualora ve ne fosse bisogno, che in quelle segnalate così come nelle altre sezioni non c’era il sottoscritto a compiere le operazioni di scrutinio, che quindi sta subendo le conseguenze di qualcosa al quale è estraneo. Faremo certamente appello alle motivazioni – annuncia – chiedendo al Consiglio di Stato di pronunciarsi sulla sentenza e nel frattempo ci prepariamo alla competizione elettorale. A breve fisseremo una conferenza stampa, con la partecipazione dei legali, in cui avremo modo di fare chiarezza sulla vicenda». Infine, Roberto Antonio Mutalipassi fa anche un appello che dovrebbe essere rivolto a tutti: «Auspico, infine, un abbassamento dei toni affinché si affrontino le prossime settimane nel segno della correttezza e del confronto democratico». Ad appoggiarlo è anche l’ormai ex assessore al turismo, famoso in città per la bravura nell’organizzazione di feste per i 18 anni, Roberto Apicella, il cui ufficio ha avuto necessità di computer e di nuovo mobilio: «Abbiamo abbassato la testa e lavorato incessantemente per la città ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, nonostante questo peso – scrive – una volta finita la storia, riusciremo a lavorare tranquilli per l’interesse comune. Mi dispiace per i toni che si sono accesi e per come “qualcuno” si è pronunciato nei confronti di una persona perbene come voi».
Il ricorrente
Raffaele Pesce, colui che ha presentato il ricorso, si dice soddisfatto di quanto deciso dal Tar: «Avevamo ragione – le sue parole a caldo – A breve sarà indetta una conferenza stampa in cui verranno spiegati molti aspetti. Grazie a tutti per la vicinanza – aggiunge il rappresentante di “Liberi e Forti” – siete stati la mia e la nostra forza. Grazie ancora ai colleghi Elio Cuoco ed Antonello Scuderi». Questi ultimi sono gli avvocati che hanno curato i ricorsi presentati.