di Andrea Pellegrino
Si ritroveranno un terreno di 27mila e 400 metri quadri comprato alla “modica” cifra di un milione e 900mila euro. E’ l’ultimo «affare» della Provincia di Salerno che ora si terrà sul groppone i terreni espropriati per la costruzione del termovalorizzatore di Salerno. Dunque l’amministrazione provinciale, nonostante le difficoltà economiche, sarà costretta a liquidare le somme a quanti sono stati espropriati per la costruzione dell’impianto a Cupa Siglia inizialmente sponsorizzato dall’allora commissario di governo Vincenzo De Luca prima del passaggio di competenze alla Provincia. Da allora Palazzo Sant’Agostino si è ritrovato a gestire solo gli oneri: in pratica la fase degli espropri, ora giunta alla liquidazione finale. Ed il decreto ora è toccato alla famiglia Tafuri che riceverà il bonifico secondo quanto dettagliato nell’atto a firma di Domenico Ranesi. Tra l’altro si tratta di quelle somme riviste dalla Provincia dopo la stima effettuata dal Comune di Salerno. Somme – secondo l’allora amministrazione Cirielli – sovrastimate notevolmente, al punto da far predisporre, dall’allora assessore provinciale Adriano Bellacosa, un dossier presentato alla Procura della Repubblica. Ma su questo aspetto al momento non ci sarebbero novità nel mentre l’amministrazione provinciale è “costretta” a mantenere fede agli impegni. Inoltre non si conosce ancora la destinazione dei terreni che furono oggetto di variante urbanistica all’atto del passaggio di competenze dal comune alla provinciale. Così come pare ormai tramontata l’ipotesi di realizzazione di un termovalorizzatore a Salerno. Non resterebbe, dunque, alla Provincia l’unica missione impossibile: rivendere i terreni.