di Monica De Santis
Dal due febbraio del 2021, Rosario Battipaglia è il comandante della polizia municipale di Salerno. Ad un anno e sei mesi dalla nomina, traccia un punto sul suo mandato e sul lavoro che quotidianamente lui ed i suoi uomini svolgono, con non poche difficoltà sul territorio cittadino…
“Senza dubbio ci sono delle criticità a livello di personale. In tutta Italia, le forze dell’ordine, soffrono la carenza di personale e Salerno non è da meno. Purtroppo questo i cittadini non lo possono sapere e da qui nascono di conseguenza le critiche, a volte distruttive che ci vengono mosse. In relazione alle unità anche la polizia municipale ha non poche carenze e a queste si deve aggiungere la problematica legata al personale attualmente in servizio. I miei uomini hanno un’età media molto avanzata, stiamo parlando di un età media che va fra i 57 e 58 anni. Questo purtroppo incide molto sul servizio che vorrei offrire alla città di Salerno e che invece viene offerto. Basti pensare che proprio per questo stato avanzato dell’età il servizio della Polizia Municipale in motocicletta non può essere operativo così come vorrei, perchè mancano agenti più giovani che possono muoversi utilizzando le motociclette. Purtroppo non possiamo non dire che l’età non influisce sul lavoro, perchè si direbbe una bugia. Un conto è avere in strada agenti di 30 o 40 anni e un conto è avere agenti che hanno superato i 60 anni. Ecco questa credo che sia la problematica più grande che viva la polizia municipale di Salerno. Purtroppo siamo una forza di polizia locale ma non siamo assoggettati alla legge 121 dell’81 per cui non abbiamo i privilegi che hanno le altre forze di polizia, che poi privilegi non sono perché sono delle cose normali quelle che loro hanno, ma delle quali noi non godiamo, come l’età del pensionamento che per noi avviene superati i 60 anni”.
Da qualche mese si è tornato a parlare con insistenza della sicurezza sulle strade cittadine, come riesce a garantirla vista la carenza di persone di cui abbiamo parlato?
“Con le unità con cui mi ritrovo diciamo che ho un po’ le mani legate. Ogni giorno dobbiamo rispondere a decine e decine di chiamate per problematiche diverse. Come Polizia Municipale abbiamo molte incompetenze da risolvere. Prima di tutto le sollecitazioni della cittadinanza, e mi scuso se non riusciamo ad esaudire tutte le loro richieste, ma questo avviene non per negligenza o mancanza di volontà, ma semplicemente perché purtroppo non abbiamo pattuglie disponibili ad intervenire ovunque. Poi abbiamo le richieste da parte dell’organo prefettizio, dell’organo questorile, dell’organo della Procura per quanto riguarda notifiche, deleghe, sub deleghe. E tanto altro ancora”.
Senza contare gli interventi sui luoghi dove si verificano incidenti stradali?
“Ovviamente. E in questo caso, purtroppo devo dire che stiamo registrando un escalation di incidenti, molti di con feriti con prognosi riservata. Ma il dato più drammatico è l’aumento a dismisura di omissioni di soccorso. E’ brutto a dirsi ma sta diventando quasi normale il fatto di investire qualcuno e scappare. Ora è chiaro che quando si verifica un episodio del genere, noi dobbiamo intervenire sul posto per fare tutte le verifiche, gli accertamenti del caso, i rilievi. E per fare ciò ci vuole tempo. Quindi se una pattuglia resta impegnata sul posto dove si è verificato un incidente automaticamente non può andare in un altro luogo e non avendo, ripeto mezzi e uomini sufficienti, a volte succede che non riusciamo ad essere presenti ovunque”.
Controlli annonari, edilizi, etc.. anche questi sono di vostra competenza?
“Si, anche i controlli annonari, i controlli edilizi con relativi sequestri edilizi, i controlli sugli ambulanti, i trattamenti sanitari obbligatori, l’anti prostituzione, sono solo alcune delle nostre competenze. Mansioni che dobbiamo svolgere ogni giorno e non avendo troppe pattuglie e neanche troppi uomini siamo costretti a dare priorità a quegli interventi che sono più urgenti. Faccio un esempio, se c’è un incidente con feriti si va ovviamente subito sul posto, di conseguenza se in contemporanea ha chiamato un cittadino per segnalare un occupazione del passo carrabile, se non c’è un’altra macchina a disposizione questo dovrà attendere. Purtroppo stiamo vivendo un periodo un po’ particolare, dobbiamo stringere i denti e sperare che nei prossimi mesi qualcosa possa cambiare”.
Da un mese a questa parte poi state anche accompagnando gli operatori di Salerno Pulita nel controllo del corretto smaltimento dei rifiuti…
“Ci è stato chiesto di intervenire insieme agli operatori di Salerno Pulita per cercare di frenare questo fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti in città. Anche questo è un impiego di forze non indifferente, però devo dire che sta dando i suoi frutti. La pattuglia che la mattina gira con gli operatori sta effettuando non poche sanzioni a chi non rispetta le regole. In un mese sono stati elevati oltre 100 verbali che vanno da 100 euro a 500 euro. Però devo dire che con il passare dei giorni iniziano a diminuire, segno questo che le persone stanno capendo che non è più accettabile il non corretto conferimento dei rifiuti”.
Nelle ultime partite in casa della Salernitana siete stati colpevolizzati di aver messo in atto un piano viabilità non appropriato alla situazione. Che cos’è che secondo lei non ha funzionato?
“Nella stagione 98/99 avevamo un sistema di viabilità per quanto concerne le gare interne della Salernitana, diverso dall’attuale. Le vie interne della città erano transitabili e sempre in quelle strade, tipo viale Pastore era consentita anche la sosta. Ora con il nuovo piano viabilità, che ci tengo a precisare non disponiamo noi ma bensì l’organo questorile, le strade all’interno, del lato monte per intenderci non debbano essere zone né di parcheggio né di transito, per cui noi ci troviamo 25 mila – 30 mila persone che devono defluire maggiormente su via Allende, su via Wenner e su Viale Schiavone, ed è ovvio che non potendo utilizzare le altre strade su questi tre vie si forma il traffico”.
Quindi secondo lei è un errore non consentire il deflusso anche per le strade interne?
“Diciamo di si, anche se torniamo al discorso iniziale, ovvero nel 98/99 come Polizia Municipale avevamo molte più macchine ed uomini, ora invece la situazione è diversa. Nonostante tutto però, nelle ultime gare della Salernitana, il deflusso dallo stadio verso il centro città si è avuto in circa un’ora e trenta minuti che se si va ad analizzare bene non è tantissimo tempo, considerando il numero di tifosi presenti. Quindi posso dire che fondamentalmente non abbiamo avuto grossi problemi”
Per evitare che le macchine e i motorini corrano lungo la via Roma e il lungomare si è parlato di mettere dei dossi. Come giudica questa proposta?
“Questa criticità legata alla sicurezza stradale è al vaglio dell’amministrazione comunale, che sta lavorando per cercare di limitare il rischio di incidenti in città. Va però detto che il regolamento del codice della strada Dpr 495 del 92, all’articolo 179, dice che sulle strade ad alta densità veicolare, o meglio dove passano mezzi di soccorso, ambulanze, mezzi di forze di polizia etc, non è assolutamente possibile apporre dossi rialzati per limitare la velocità. Per cui sulla Lungomare, come sulla via Roma, l’ipotesi dei dossi non è praticabile. Ma non solo dico anche che mettere dei dossi sulla Lungomare, che è una strada a percorrenza sostenuta, potrebbe sortire l’effetto contrario di quello sperato”.
Quindi quale soluzione?
“Sono al vaglio diverse soluzioni. Come il velox, che potrebbe essere un valido strumento per sanzionare chi non rispetta i limiti di velocità, sperando che in questo modo si diano una regolata ed evitino di correre lungo questi tratti di strada”.
Potrebbe essere una soluzione anche il ripristino di tutti i semafori della città?
“Dipende dalle zone. Non è vantaggioso in tutte le zone della città mettere il semaforo. Quelli che già ci sono ne abbiamo alcuni che vanno in funzione la sera ed altri che invece necessitano di un intervento strutturale, con un dispendio di risorse finanziarie che al momento si stanno cercando, perché comunque si sta valutando anche l’ipotesi di attivare tutti i semafori già esistenti”
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Buongiorno, non pensate solo il lungomare, tutta via Parmenide la notte diventa un circuito tra moto e macchine che tra la rotonda di piazza monsignor Grasso e la rotonda dell’arbostella, sfrecciano a forte velocità. Basta ricordare che i morti su questa via sono 4 (quattro).
I semafori o autovelox(servono solo a fare cassa) non servono ma i dissuasori (dossi artificiali) possono colmare la voglia di correre..
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