di Erika Noschese
L’Asl ritira la delibera di adeguamento prezzo call center aziendale dopo la denuncia di Le Cronache. Dopo le polemiche nate in seguito a quanto denunciato attraverso queste colonne, infatti, il direttore generale dell’azienda sanitaria locale, Mario Iervolino ha disposto “di prendere atto della sentenza 1444 dell’11 giugno 2021 con la quale il Tar Salerno annullava la delibera 209 del 12 febbraio 2021; di prendere atto della nota agli atti della procedura, con la quale , in esecuzione della precitata sentenza, il proponente Ufficio ha comunicato i motivi ostativi all’accoglimento della istanza di revisione prezzi di che trattasi, fissando un termine di dieci giorni per l’invio di osservazioni ed eventuali documenti; di prendere atto della nota nota pec del 3 settembre 2021,agli atti della procedura, con la quale la ditta Asso faceva pervenire osservazioni e documenti a supporto dell’istanza in esame”. Dall’Asl dunque il diniego dell’accoglimento dell’istanza di adeguamento prezzi praticati dalla “Cooperativa sociale Asso – Agenzia Servizi & Supporto Organizzativo soc.coop”per il servizio di Gestione del “gestione del call center cup per l’Asl di Salerno”. L’istruttoria è stata seguita dalla dottoressa Rosanna Barra, Dirigente Amministrativo. L’Asl evidenzia che relativamente al costo del lavoro si evidenzia che le tabelle retributive del Ccnl per le cooperative sociali non hanno subito variazioni dal 2013 (anno in cui è stata formulata l’offerta economica) fino all’ottobre 2019 e, pertanto nessun incremento al costo del lavoro può essere rilevato in questo periodo; “la la ditta Asso anche con le osservazioni e la documentazione inviata con nota pec del 03.09.2022 non ha fornito alcun elemento a dimostrazione della non remuneratività dei prezzi fissati e pagati dalla Asl Salerno per il servizio affidato, e per i quali ha chiesto la rivalutazione – si legge ancora nella delibera – In particolare la ditta Asso non effettua nuovamente nessun raffronto tra il costo del lavoro da imputarsi al costo orario del servizio, come da offerta del 2013, ed il costo del lavoro da imputarsi allo stesso costo orario per il 2019/2020, come già evidenziato con la nota pec del proponente Ufficio prot. 175367 del 26.08.2022”. La stessa ditta, con la documentazione inviata, relativamente al periodo 2019 – 2020 fa rilevare esclusivamente un incremento del costo del lavoro orario, per il maggior numero di operatori impiegati, da € 7,40 (aprile 2019) ad € 7,91 (settembre 2020) e che tale evidenziazione, in considerazione di quanto precedentemente rappresentato in ordine alla tipologia di servizio espletato con prevalente utilizzo di manodopera, fa ritenere che la tariffa oraria di € 13,70 sia ancora remunerativa nel 2019/2020. Dunque, nessun altro elemento di valutazione in ordine ad eventuali ulteriori variazioni delle voci che determinano il prezzo orario di € 13,70 viene fornito dalla ditta Asso e, si legge ancora nella delibera, le tabelle Istat non sono da sole sufficienti ad individuare una non rimuneratività della tariffa oraria pagata dalla Asl Salerno per il servizio di che trattasi.