A poco meno di un mese dalle elezioni regionali del 20 e 21 settembre , nel Vallo di Diano è polemica circa la candidatura di vecchie conoscenze e nuovi volti del territorio che proveranno ottenere uno scranno a Palazzo Santa Lucia. Una sfida che dopo sette anni dalla sua ultima elezione del 2013, accetta l’attuale sindaco di Sant’Arsenio , Donato Pica candidato con la lista “Noi Campani con De Luca” a sostegno di Clemente Mastella e già consigliere regionale dal 2008 al 2015. Il sindaco di Benevento sarà infatti , ospite di Donato Pica lunedì prossimo ad Atena Lucana per evidenziare il programma politico in vista della tornata elettorale, insieme ad uno dei politici più longevi del Vallo di Diano ed ex consigliere regionale del Partito Democratico. “La mia decisione è stata sofferta e ha richiesto un arco di tempo molto lungo e alla fine ho accettato l’invito di Mastella per la ricostituzione di un movimento di area centrista e moderata”,ha dichiarato Pica spiegando le ragioni della sua candidatura. “Il progetto mi affascina perché ci sono due principi fondamentali: la lista è civica ed appoggia De Luca, finora unico ad avere il carisma per poter guidare la regione Campania. Sulla scorta di questi presupposti, dopo l’esperienza nel PD ho fatto questo passo – ha detto ancora il candidato al consiglio regionale della Campania – Nel Pd non si è voluto e potuto in poche parole puntare sull’esperienza e sulle competenze che mi appartengono. Voglio e sono in grado di poter apportare il mio contributo a favore del mio territorio”, ha poi aggiunto il primo cittadino di Sant’Arsenio alle prese con il governo della cittadina valdianese e la campagna elettorale già inaugurata da qualche giorno. “Ho trovato accoglienza con il movimento di Mastella, la mia battaglia non è contro nessuno ma a favore del territorio. Metto a servizio le mie conoscenze e le mie esperienze, sia di carattere politico che istituzionale. Il mio programma sarà un decalogo , dieci punti che gli elettori salernitani potranno consultare e valutare. Tempo fa annunciai di non volermi più ricandidare per le cariche sovracomunali ma c’è stata una sofferenza di fondo interiore alla base di questa mia decisione. Poi nel corso della mia legislatura qui a Sant’Arsenio ho cambiato idea in virtù di due motivi: il primo fa riferimento alle difficoltà riscontrate nella gestione insieme ad altri componenti di maggioranza che hanno abbandonato la causa, dimostrando poi all’opposizione una mancanza di capacità progettuale e quindi per il bene anche della mia cittadina; le contingenze a partire dal coronavirus che hanno spostato una serie di appuntamenti e scadenze – ha poi aggiunto Pica – La realizzazione di opere pubbliche e la riqualificazione del presidio di Sant’Arsenio, servizi sociali importanti come il plesso di San Vito mi hanno convinto a tornare in corsa per Palazzo Santa Lucia, per conservare un ruolo politico che mi auguro di esercitare nel movimento di Mastella”. Alla domanda su come stesse affrontando questa campagna elettorale in una zona che vede tanti amministratori locali in corsa e alla mancanza di unità di un piccolo comprensorio, Pica va di fioretto e afferma: “Con gli altri candidati valdianesi non sarà derby . Non escludo assolutamente forme di collaborazione , la mia scelta nasce da una serie di considerazione di carattere locale, se ci riferiamo al Vallo di Diano, mi sembra abbastanza retorico e qualunquistica parlare di presenta unità del territorio. Qui non c’è mai stata, fin dai tempi di Quaranta, Ritorto e Domenico Pica. In passato e anche adesso si faceva si fa ricorso ai voti di altri comprensori. Gli amministratori locali per la maggior parte sono alle prese con la difesa del proprio orticello.Negli ultimi 5 anni sono stato in religioso silenzio e mi sono concentrato sul lavoro dell’amministratore locale – spiega –il panorama valdianese non ha mostrato nulla di nuovo né sul piano individuale né progettuale confermandosi frammentato come non mai”. Punzecchiatura infine a coloro che non hanno creduto in Pica nel 2015, quando ancora consigliere regionale uscente ripropose la sua ricandidatura in Regione. All’epoca ricandidarmi in consiglio regionale mi spettava di diritto, ebbi il via libera da parte di coloro che mi appoggiavano ma che poi di fatto mi hanno ostacolato non votandomi più, questa la dice lunga sulla tenuta di unità e di intenti del Vallo di Diano. In ogni caso questo è il passato, il presente invece dice che bisgona tutelare gli interessi dei nostri cittadini”. In caso di elezione in consiglio regionale poi il Donato Pica non abbassa la guardia e dichiara di voler continuare a sedere sulla poltrona da primo cittadino a Sant’Arsenio: ”Resterò comunque sindaco, visto che esiste una norma che esclude l’incompatibilità per i comuni inferiori ai 5mila abitanti , sono convinto che questa sia una posizione giusta e legittima”.
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