di Marta Naddei
Dirigenti comunali a peso d’oro. Sono compensi importanti quelli corrisposti ai direttori dei vari uffici del Comune di Salerno per i servizi resi lo scorso anno. I dati sul sito istituzionale fanno riferimento a quelli che sono gli emolumenti del 2012 per coloro che hanno ricoperto, e tuttora ricoprono, incarichi dirigenziali negli uffici dell’amministrazione cittadina. Ebbene, sembra che la spending review, che la cinghia stretta sempre più, sia solo cosa da semplici dipendenti e non certamente da alti dirigenti. Questi ultimi proprio poco non costano: facendo una rapida somma dei compensi relativi ad uno dei 28 dirigenti in servizio lo scorso anno presso il Comune di Salerno, dalle casse di palazzo di Città sono venuti fuori ben due milioni e centotrentotto mila euro suddivisi in compensi che vanno dai 36mila agli oltre 100mila euro. Il “paperone” dei dirigenti comunali salernitani è l’ingegnere Domenico Barletta, dirigente del settore opere e lavori pubblici che, tra le competenze fisse pari ad 88mila euro e le variabili ammontanti a oltre 31mila euro, si è portato a casa 119 mila e 664 euro. Stipendi di tutto rispetto anche per Luigi Della Greca, responsabile del settore ragioneria, con i suoi quasi 95mila euro di competenze, così come Giovanni Micillo del servizio manutenzione e infrastrutture. A 90mila euro arrivano anche le spettanze di Annamaria Barbato (settore affari generali), Tommaso Esposito (politiche sociali e pubblica istruzione) ed Enrico Postiglione (servizio tributi). Fanalino di coda Raffaele Lupacchini, del settore politiche comunitarie con “soli” 36mila euro. Tutti gli altri, da Di Lorenzo a Criscuolo, passando per Pelosio e De Roberto, hanno potuto contare, per l’anno passato, su competenze tra i 60 e gli 89mila euro. Nessuna traccia, invece, della retribuzione di Luca Caselli del settore mobilità urbana e ambiente. Insomma, proprio male non se la passano. Al contrario dei dipendenti comunali, protagonisti, insieme alle rappresentanze sindacali, di un acceso scontro con i vertici dell’amministrazione per la questione del salario accessorio; una vicenda che ha portato a più di uno sciopero con le maestranze che più volte hanno sottolineato la discrepanza di trattamento rispetto ai dirigenti, per i quali sembra che la stringente politica economica non valga quanto per gli altri dipendenti del Comune di Salerno. Anzi, sono pronte altre sei assunzioni di dirigenti per un costo complessivo di 511mila euro (60% delle risorse totali), all’interno di quello che è il piano della dotazione organica e già terreno di scontro con le sigle sindacali che lamentano una carenza di personale in settori strategici, come asili nido, politiche sociali e polizia municipale.