di Francesco Carriero
Territorio, collaborazione, cambiamento. Sono queste le parole d’ordine che il Partito Democratico della provincia di Salerno vuole adottare come linee guida per il rinnovamento in vista dei prossimi impegni politici. Lo ha ribadito più volte il segretario Nicola Landolfi nel corso del suo discorso ad apertura dell’assemblea provinciale, tenutasi ieri mattina al Grand Hotel, nel corso della quale è stato composto il nuovo direttivo. I lavori dell’assemblea si sono aperti con la notizia, arrivata dalla commissione di garanzia del partito, dello “scongelamento” della convenzione salernitana per le scorse primarie q di conseguenza la validità dei voti espressi in quell’occasione. Tra gli esponenti del nuovo direttivo provinciale, chiamati a portare aventi il rinnovamento auspicato da Landolfi, saltano sicuramente afli occhi i nomi di Roberto De Luca, figlio del primo cittadino e di Etta Pinto, figlia dell’ex ministro. Presenti nell’organo anche tutti gli esponenti del Partito Democratico in seno alla giunta comunale di Salerno, Luca Cascone, Franco Picarone, Eva Avossa, Alfonso Bonaiuto, Ermanno Guerra e Mimmo Di Maio. Presenti anche diversi segretari di maggiori comuni della provincia, come Giuseppe Aliotti di Cava de’ Tirreni, Iolanda Giuliano di Amalfi e Patrizia Gadaleta di Vietri sul Mare. Fa sicuramente sensazione l’assenza di Vincenzo Pedace, che aveva concorso alla segreteria provinciale, e presente nel vecchio organo dirigente. Adesso occhi puntati sull’assemblea regionale del partito, con Landolfi che preme per sentire il peso del Pd salernitano all’interno degli organi di governo: «Da un anno siamo assenti in Regione – spiega Landolfi – è il momento di fare opposizione in maniera più convinta e più visibile, insistendo sulle problematiche chiave».