di Marco De Martino
SALERNO – Una lunga cacchierata, più che una conferenza stampa, quella a cui ieri mattina ha dato vita il direttore sportivo della Salernitana Morgan De Sanctis. Fiducia, pazienza e voglia di fare sono le prerogative che il ds sta mettendo in campo per potenziare la squadra granata che, per sua stessa ammissione, in questo momento non è competitiva: “Penso che fino ad ora sia stato fatto un buon lavoro – ha esordito De Sanctis- da parte del club perché partivamo da una situazione della precedente stagione dove andava migliorata la squadra su larga scala. Sono stati effettuati otto acquisti di cui sette a titolo definitivo, sono stati investiti oltre 20 milioni di euro e sono arrivati calciatori giovani e di prospettiva dal sicuro avvenire. Avevamo un budget di 30 milioni che il presidente ha deciso di incrementare. Questo non è un lavoro che vale poco, anzi vale tantisimo e che come sappiamo deve essere ancora completato. Il ritardo non mi preoccupa perché la Salernitana ha un obiettivo, il consolidamento del club nel campionato di serie A, dopodichè negli anni la proprietà vorrebbe diventare un modello come Atalanta, Villareal, ma questo è un passaggio che non si può fare in una estate. Il progetto è iniziato, sono arrivati giocatori giovani e forti e ne arriveranno altri. Da quando ho cominciato a lavorare -ha proseguito il ds- sono stato chiarissimo con tutti, non si può barattare la fugace ed immediata felicità con l’obiettivo di essere giudicati alla fine della stagione. Fino alla chiusura del mercato ci saranno 4 partite di campionato, dopo la chiusura ce ne saranno 11 e poi si riaprirà il mercato, poi ne resteranno altre 23. Siamo consapevoli che aspettare è un’esigenza ed è un messaggio che vorrei trasferire a tutto l’ambiente. Le critiche? Non sono insensibile a ciò che scrivete voi ed i tifosi, ma abbiamo bisogno di voi e dei tifosi proprio nel momento in cui ci sentiamo meno competitivi e darci manforte”. LE PAROLE DI NICOLA Sulla scarsa competitività della Salernitana attuale, denunciata anche da Nicola, De Sanctis è chiaro: “Durante la conferenza il mister ha parlato di mancanza competitività ma è circoscritta alla situazione attuale ed è influenzata dall’assenza di 9 giocatori che faranno parte del progetto e dal fatto che dovranno arrivare altri calciatori. Il gruppo attuale merita l’appoggio della gente, la Salernitana si appresta a fare la quarta stagione di serie A, lo faremo con giocatori che decideranno di venire e dare tutto. Aspetto chi vuole riflettere se accettare la Salernitana o meno, non posso chiudere subito a cifre non accettabili. Vorrei che passasse il messaggio di fifucia ed attaccamento al progetto. Ci saremo e saremo forti, più forti dell’anno scorso e a mio avviso lo è già”. Sule aspettative della piazza da questo mercato: “Sono andato spesso in città, ho incontrato tifosi e anche bambini che mi hanno chiesto Cavani, Mertens ed è normale che qualche errore l’abbiamo commesso ma è stato fatto in buona fede perché dal mio punto di vista non posso e non devo contaminare l’entusiasmo del presidente di poter fare un certo tipo di investimento, ma questo non vuole dire non consigliarlo. Cavani è un mio amico, nel calcio ci sto da 35 anni, so cosa mangia, come si allena, come ragiona ed il mio messaggio è all’insegna del pragmatismo, della serietà pur alimentando i sogni ma ad un certo punto bisogna essere concreti e realisti. Errori? Dare tempistiche ed annunciare degli arrivi imminenti, questo non si doveva fare. Preferisco aspettare i giocatori migliori possibili più avanti piuttosto che essere già competitivi. Partire bene è importante ma non mi faccio soffocare dall’ansia perché è più importante aspettare i giocatori forti che arriveranno al momento giusto ed al prezzo giusto. Bisogna essere orgogliosi di cosa sta facendo sul mercato la Salernitana, in queste settimane mi sono seduto a testa alta con dirigenti della Premier League, con un club che ha venduto un giocatore a 60 milioni”. De Sanctis svela anche le sue prossime mosse: “Di sicuro arriveranno tre calciatori, un difensore, un centrocampista ed un attaccante, altri arrivi saranno determinati dal mercato in uscita. Forse arriverà anche un quarto giocatore a centrocampo indipendentemente dalle uscite. Chiuderemo a tredici acquisti, anche perché è difficile portare avanti il mercato in uscita. Questi tre che arriveranno dovranno migliorare ancora di più la rosa, quindi li aspetto”. CAPITOLO MAZZOCCHI Sul caso Mazzocchi, De Sanctis non si sbottona più di tanto: “Mazzocchi è quella della prima conferenza, Pasquale ha firmato un contratto fino al 2025 con la Salernitana sei mesi fa. La società riconoscendogli il fatto di essere stato un protagonista gli ha offerto un adeguamento contrattuale e c’è la volontà di trattenerlo, per me questo vale. Non c’è un acquirente per Mazzocchi. Non gioca perché ha un risentimento, ha avuto un problema agli adduttori nell’ultima parte del ritiro, ha ripreso in settimana ma poi si è nuovamente fermato”. Sambia dovrebbe rimpiazzarlo ma è ancora in ritardo: “Nei primi 10 giorni di luglio ha sofferto di un virus gastrointestinale che l’ha debilitato ed è questo il motivo per cui sta ritardando la sua performance fisica. Ora ha finito la riatletizzazione ed è stato convocato. La Salernitana vuole avere doppi ruoli forti, ha il diritto di costruire la rosa più forte possibile e non si può pensare che un giocatore debba avere l’esclusiva. Ci saranno tanti turni infrasettimanali e non possiamo fare la serie A con undici giocatori titolari, ci vgliono giocatori forti in campo ed in panchina. C’è chi ha parlato anche di screzi tra Nicola e De Sanctis, prontamente smentiti dal ds: “C’è piena consapevolezza di cosa ci potrebbe succedere in queste prime giornate, il mister non si deve preoccupare perché sa che cosa abbiamo fatto e cosa faremo. Andate a leggervi la mia tesi da direttore sportivo, si chiama “Moriremo insieme”, inteso come allenatore e direttore sportivo. Con Nicola parlo tutti i giorni, un ds responsabile capisce con che tipo di giocatori affronterà la partita con il Parma e che livello ha la Salernitana. Le cose che ci diciamo sono allineate, l’obiettivo comune è di tirare fuori tutto quello che abbiamo per fare comunque bella figura col Parma”. Infine De Sanctis si affaccia sul mercato e su alcune situazioni, come quelle relative a Piatek ed a Ranieri: “Piatek potrebbe ancora arrivare. Sappiamo chi deve uscire, con l’incidenza degli infortuni sarà in campo anche chi non farà parte del progetto tecnico e non è detto che ci siano spunti di riflessione per tenere in rosa forse uno o due giocatori di questi. Ranieri? Il suo agente è bravo, lavora bene, lui è un giocatore forte, ma in quel ruolo abbiamo scelto di prendere un under che è Pirola e quindi -ha concluso De Sanctis- posso escludere un suo ritorno”.