di Martino Lupo
“Oggi abbiamo scritto il primo tempo, con un importante cambio in giunta che tocca tematiche a me molto care: il diritto al lavoro, alla casa, le fragilita’ e le poverta’, le persone. Ma poi ci saranno altre iniziative nei prossimi giorni, ci sara’ un secondo tempo”. Lo ha detto il sindaco di NAPOLI, Luigi de Magistris, nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato un rimpasto di giunta e l’ingresso nella squadra di governo degli assessori Laura Marmorale e Monica Buonanno. “Lavoriamo nell’ottica di rafforzare la coalizione e non di indebolirla”, ha spiegato l’ex Pm, che ha scelto di trattenere per se’ la delega al verde “perché mi auguro di continuare il lavoro politico fatto con i Verdi”. Il partito del Sole che Ride ha storto il naso, infatti, quando de Magistris ha deciso di ‘licenziare’ dalla giunta l’assessore dei Verdi, Maria D’Ambrosio. “Non ho alcuna intenzione – ha sottolineato il sindaco – di generare rotture tra una parte di maggioranza e un’altra. Non ci sono veleni ne’ tossine e nei due anni e mezzo che ci separano dalla fine di questa legislatura, raggiungeremo gli obiettibi”. “Quella sul futuro candidato sindaco è una domanda che inizio a sentire da un po’ e sulla quale dobbiamo iniziare a confrontarci sempre di più”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sulla scelta del candidato a sindaco di Napoli alle amministrative del 2021. De Magistris è al suo secondo mandato a Palazzo San Giacomo e non nasconde la riflessione su una sua candidatura a presidente della Regione Campania nel 2020: “Nel momento in cui sono sul tavolo le regionali – spiega – non si può far passare troppo tempo per scegliere il candidato al Comune. Credo che le due cose, come tempi, viaggeranno assieme. Nel momento in cui dovessi sciogliere la riserva definitivamente se candidarmi a Palazzo Santa Lucia, dobbiamo avere anche il candidato a Palazzo San Giacomo”. De Magistris si dice consapevole che nella coalizione che sostiene la sua amministrazione “le aspirazioni sono tante”. Di sicuro “l’attuale vicesindaco non può essere un candidato al Comune perché non riesco a immaginare un candidato che non parli la lingua napoletana”, con riferimento a Enrico Panini, nato a Reims in Francia e cresciuto a Correggio, in provincia di Reggio Emilia.