di Andrea Pellegrino
Sono bastate poche righe al giudice del Tribunale di Salerno per accogliere il ricorso presentato dai parlamentari del Movimento Cinque Stelle sull’incompatibilità del sindaco viceministro (senza deleghe) Vincenzo De Luca. Sostanzialmente non c’era molto da discutere o scrivere. La legge è legge ed in questo caso è abbastanza chiara. Così come gli eccellenti precedenti che si sono verificati all’indomani della formazione del Governo Letta. Insomma De Luca è incompatibile e, per ora, si legge nel dispositivo firmato dal presidente Giulia Carleo e dal giudice estensore Antonella Di Stasi del Tribunale di Salerno – «in base alla normativa vigente è decaduto da sindaco di Salerno». E dovrà pagare anche le spese processuali che ammontano a tremila euro circa. Sentenza immediatamente esecutiva, seppur è stato già annunciato l’appello dai legali del primo cittadino Vincenzo De Luca che dovrebbe sospendere gli effetti. Mossa che per il senatore Andrea Cioffi (tra i promotori del ricorso) sarebbe solo «una ulteriore perdita di tempo per evitare di decidere. Il sindaco di Salerno – incalza il grillino – come tutti i cittadini deve rispettare la legge». Ma la sentenza pubblicata ieri mattina confermerebbe tutte le argomentazioni espresse dall’Antitrust che con una propria delibera aveva inviato il sindaco – viceministro ad optare per una delle sue cariche, a prescindere dal mancato conferimento delle deleghe. Infatti, il dispositivo del Tribunale di Salerno inquadra Vincenzo De Luca come sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sciogliendo in pratica qualsiasi dubbio. Deleghe o non deleghe, fin dal giuramento di De Luca sottosegretario (3 maggio 2013) l’incompatibilità con la carica di sindaco di Salerno è certa, in base – scrivono i giudici – «all’articolo 13 della legge 148/2011». Tutto da vedere, però per i legali del primo cittadino che annunciano: «Sentenza non esecutiva. E’ previsto il ricorso sia in Appello che alla Corte di Cassazione». Poi, sottolinea l’avvocato Edilberto Ricciardi, «è il primo caso in giurisprudenza su questo argomento». Di tutt’altro avviso il legale dei parlamentari salernitani del Movimento 5 Stelle, Oreste Agosto che sostiene: «Fino a quando non sarà presentato l’appello, la sentenza ha i suoi effetti. De Luca non è più sindaco e non potrà recarsi al Comune»