D'Alessio: «No al terzo mandato, si penalizza principio di partecipazione» - Le Cronache
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D’Alessio: «No al terzo mandato, si penalizza principio di partecipazione»

D’Alessio: «No al terzo mandato, si penalizza principio di partecipazione»

di Erika Noschese
«Non sono favorevole al terzo mandato perché credo resti penalizzato il principio di partecipazione al rinnovamento, di inclusività, di apertura, di democrazia in senso ampio». Così Antonio D’Alessio, deputato salernitano di Azione che conferma il suo disappunto verso il terzo mandato.
Onorevole D’Alessio, lunedì in Campidoglio una manifestazione per ribadire e tutelare la democrazia e la libertà che ha visto ampia partecipazione…
«Tutti i partiti e le sigle sindacali hanno risposto all’appello del nostro leader Carlo Calenda. Sempre importante manifestare affinché siano sempre tutelati la libertà, la democrazia e i diritti fondamentali che in questo momento sono evidentemente calpestati in Russia. Serve uno sforzo di tutta la comunità internazionale per arrivare ad una soluzione che porti ad un cessate il fuoco ed al rispetto della sovranità ucraina».
Autonomia differenziata, ancora bloccati i fondi di sviluppo e coesione destinati alle Regioni del Mezzogiorno, cosa pensa della manifestazione in piazza di De Luca?
«Il disegno di legge Calderoli è innanzitutto irrealizzabile, i lep non verranno individuati e sarà impossibile trovare le coperture finanziarie. Poi è sbagliata nel merito. Questa riforma non serve all’Italia ma semplicemente a consegnare uno spot elettorale nelle mani della Lega.Non condividiamo assolutamente, però, i modi e i toni utilizzati. Anzitutto è fondamentale conservare atteggiamenti istituzionali e composti. Oltretutto diventa un autogol consentire di spostare l’attenzione dal merito della vicenda alla cronaca delle modalità di manifestazione».
Nessuna presa di posizione circa le offese rivolte alle forze dell’ordine al premier Meloni. Qual è la sua posizione in merito e come spiega il silenzio del Pd?
«Come detto i modi e i toni utilizzati non sono assolutamente condivisibili. Altro discorso è il merito della questione. Relativamente al Pd credo che il silenzio sia frutto di imbarazzo per le modalità con i quali si sostengono ragioni pur condivisibili nel merito».
Terzo mandato, ancora tutto incerto…
«Non sono favorevole al terzo mandato perché credo resti penalizzato il principio di partecipazione al rinnovamento, di inclusività, di apertura, di democrazia in senso ampio. Staremo a vedere gli sviluppi e come si porrà il Governo sul punto».
Europee 2024, ci saranno candidati della provincia di Salerno?
«L’obiettivo da sempre dichiarato è contribuire ad accrescere la famiglia dei riformisti in Europa per continuare il sogno dei padri fondatori di un processo di integrazione che si completi nella nascita degli Stati Uniti d’Europa, aspetto ancor più fondamentale se si considera il disordine internazionale attuale. Faremo ovviamente la nostra parte in campagna elettorale qui sul territorio per portare le nostre istanze con ancora più forza anche nelle Istituzioni europee».
Crede che il nome di Gigi Casciello possa essere tra i più validi?
«Con Gigi Casciello lavoriamo bene e siamo in perfetta sintonia. Sicuramente potrebbe rappresentare un’ottima candidatura».
Quattro i grandi comuni della provincia di Salerno al voto per il rinnovo delle amministrative, Azione sarà presente?
«Insieme al nostro Segretario provinciale e al gruppo dirigente siamo già al lavoro per esaminare il quadro in ogni comune al voto con l’obiettivo sul livello locale di non essere prevenuti ma di valutare le varie esperienze amministrative e di proporre candidati in linea con il nostro modo di fare politica».
Il 2024 potrebbe essere l’anno delle provinciali con il ritorno al voto degli elettori. Una riforma necessaria allo stato attuale…
«È ciò che auspichiamo. La Provincia è da sempre un Ente fondamentale ed è giusto conferirgli nuovamente l’importanza strategica che necessita per svolgere le sue funzioni. Ovviamente questa fase non può non passare per il voto diretto dei cittadini. Il momento elettorale è sempre la massima espressione di una democrazia».
Governo Meloni qual è la sua opinione?
«La nostra opposizione non è mai stata ideologica. Votiamo in base a ciò che fa bene al Paese, non a chi lo propone.Con il Governo siamo stati in sintonia su alcuni temi come giustizia e fisco. Per il resto il nostro giudizio è estremamente negativo. Non ritroviamo una visione, nell’ultima legge di stabilità erano carenti gli investimenti sulla crescita, sulla sanità, sull’istruzione. E, non ultimo, il Governo ha buttato la palla in tribuna sul salario minimo, un provvedimento vitale che milioni di famiglie e l’Europa attendono».