di Andrea Pellegrino
«Vedrai che a Salerno voterà molta più gente che a Genova. Le primarie sono come il festival di Sanremo». La “sentenza” arriva direttamente da Massimo D’Alema che prende ad esempio il caso Salerno durante la sua conversazione con le telecamere di Gazebo. Il leader di Gallipoli, conosce bene tanto la città di Salerno quanto Vincenzo De Luca. Un tempo amici, oggi nemici, dopo l’improvviso cambio di rotta dell’allora sindaco di Salerno verso Renzi alle ultime primarie di partito. D’Alema, in provincia di Salerno, conta su Federico Conte, già candidato alle ultime elezioni regionali con il Pd. Oggi, la famiglia Conte (naturalmente l’ex ministro Carmelo compreso), fa parte degli “scissionisti” e parte integrante del nuovo gruppo “Dp”. Il 3 aprile, Massimo D’Alema farà tappa a Salerno: in mattinata sarà all’Università di Fisciano, nel pomeriggio nel capoluogo. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione con gli esponenti del nuovo partito. Secondo una prima radiografia del nascente movimento, «solo il 30/40 per cento – dice Andrea De Simone, già senatore della Repubblica – proviene dalle fila del Pd. Il restante 60/70 per cento non aveva la tessera o aveva lasciato il partito da tempo. Molti di loro sono stati recuperati durante la campagna referendaria». Intanto ieri si è chiuso il tesseramento del Partito democratico. I dati sono in rialzo in provincia. Si parla, secondo la prima stima, di 10500 tessere: qualche centinaio in più rispetto allo scorso anno. Il guinnes va a Minori, dove il sindaco Andrea Reale ha tesserato 512 persone al Pd, battendo anche roccaforti come Agropoli (433 tessere). Buon risultato anche a Nocera Inferiore che con il commissario Fabio Tamburro si prepara alle amministrative con l’accordo già sancito con l’attuale sindaco Manlio Torquato. Qui nessuna iscrizione per Antonio Iannello che già lo scorso anno aveva restituito la tessera. Nessun rinnovo neppure per i fratelli Esposito (Esa Costruzioni) – ed in particolare per Enrico – finiti tra l’altro nell’inchiesta e nelle intercettazioni riferite alla variante ai lavori di Piazza della Libertà. In vista delle primarie, invece, i posizionamenti interni vedono i deluchiani con Matteo Renzi, il deputato Simone Valiante con Emilano mentre Andrea Orlando recupera l’ebolitano Tonino Cuomo. Niente tessera per Michele Ragosta che aderisce alla nuova componente di sinistra, opzionando così la ricandidatura alla Camera dei deputati.