Da Capaccio Paestum ad Agropoli e ritorno: il valzer di Antonio Rinaldi - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Torna protagonista delle cronache, suo malgrado, il comandante della polizia locale di Agropoli Antonio Rinaldi. Dopo i fatti giudiziari che lo hanno riguardato, una condanna a due anni per calunnia in primo grado, pare che su di lui si stai lavorando per un ritorno a Capaccio Paestum alla guida dei caschi bianchi.

È tutto in forse al momento, ma sembrerebbe che ci siano queste trattative nelle quali rientrerebbe poi la nomina a comandante dell’ex Cauceglia. Tra questi dubbi, vi è una certezza: al comune di Capaccio Paestum stanno arrivando numerose segnalazioni che riguardano l’attuale comandante.

Nello specifico, almeno una di esse è indirizzata alla procura generale di Salerno, nelle persone di Giuseppe Borrelli e Rosa Volpe, al prefetto di Salerno Francesco Esposito e alla commissione di accesso presso il comune, al comando provinciale della Guardia di Finanza, al sindaco Gaetano Paolino, al segretario comunale e ai consiglieri comunali. Secondo l’esposto, agli atti del comune e protocollato, il super dirigente Rinaldi sarebbe plenipotenziario su alcuni indirizzi comunali di alto valore come, ad esempio, l’attività economica.

“Nessun sindaco – si legge – ha voluto mai integrarlo di nuovo nel comando dei vigili urbani – si legge – perché sarebbe stato devastante visti i trascorsi (noti alle cronache, ndr) e lui usa questa cosa quale ricatto per i sindaci ed aumenta giorno dopo giorno i suoi super poteri”. Nello scritto, si parla anche di un consigliere comunale che con il già comandante capaccese ora agropolese avrebbe una fitta collaborazione per taluni eventi estivi da cui avrebbero tratto benefici.

Si tratta, ovviamente, di una segnalazione che avrebbe fondamente solo dopo adeguata conferma da parte di un’indagine delle Fiamme Gialle, coinvolte, come detto, nello scritto.

Le accuse di chi scrive si fanno pesanti e di esse ne sono a conoscenza i destinatari dell’esposto: “Per Alfieri – si legge ancora – (Rinaldi, ndr) era diventato lo strumento politico più importante soprattutto quando doveva garantire i grandi evasori e quindi i grandi elettori.

Basta vedere le procedure che non hanno interessato questi, o altri amici, che lui cerca di mascherare con subdole ipotesi. È diventato parte integrante del sistema Alfieri e quest’ultimo lo ha “gratificato” facendolo diventare comandante ad Agropoli”. Nell’esposto c’è poi spazio per una questione di cui questo giornale si è molto occupato come anche il tribunale del lavoro. Antonio Rinaldi ha nominato sua vice Valentina Nastari dandole il grado di capitano.

Si tratta della moglie di Franco Di Biasi, presidente del consiglio del comune di Agropoli. Se le altre questioni sono accuse ed illazioni, sulle quali chi di dovere potrebbe indagare, quest’ultimo aspetto è documentato e veritiero. Lo scritto continua con altre invettive particolarmente pesanti.

Parole forti che ben descrivono un clima non del tutto tranquillo tanto a Capaccio Paestum quanto ad Agropoli. E se nel primo caso, complice anche la giovanissima età dell’amministrazione (in quanto nata da poco e non certo anagrafica), la stabilità amministrativa è garantita, non si può dire lo stesso di Agropoli dove si è seduti su un vulcano attivo pronto ad esplodere.

Alterchi che vedono soggetti partecipanti lo stesso Rinaldi e rappresentanti della maggioranza avrebbero contribuito a riscaldare il magma sotterraneo pronto a scoppiare, un po’ come il Vesuvio quando distrusse Pompei. Insomma, come anche per altre questioni politiche e non, per Agropoli sarà un autunno decisamente caldo.