Cudini, doppio ex: battere Cagliari e Lecce per ripartire - Le Cronache
Salernitana

Cudini, doppio ex: battere Cagliari e Lecce per ripartire

Cudini, doppio ex: battere Cagliari e Lecce per ripartire

E’ un doppio ex visto che ha giocato sia con la maglia della Salernitana che con quella del Cagliari ma alla vigilia di questo importante incontro che vale davvero tanto anche per il futuro della permanenza in A della squadra granata spera che la squadra di Liverani possa vincere e, dunque, raggiungere quel risultato positivo per sperare ancora, .
Ci crede ancora lui, un ex difensore come Mirko Cudini che ha vestito la maglia granata in due periodi tra il 1995 e il 1997 prima dell’ultima apparizione negli anni 2000 prima di giocare in altre squadre, tra cui appunto il Cagliari per poi intraprendere, dopo il 2014, la carriera di allenatore. Ed oggi è il tecnico del Foggia, in serie C, squadra che sta guidando, con Carlo Ricchetti suo secondo, un altro ex granata, molto bene e con risultati apprezzabili
E alla vigilia di questo scontro in Sardegna non potevamo non pensare a lui per parlare di questo incontro e del futuro della Salernitana.
<Penso di aver lasciato un buon ricordo degli anni in cui ho giocato con la Salernitana. erano altri tempi, è vero, ma l’affetto e l’amore che mi hanno dato i tifosi granata è stato eccezionale.
Oggi però la squadra è ultima in classifica e in grande difficoltà proprio in vista dell’incontro in terra sarda?
<E’ vero ma la stagione non è iniziata bene e le difficoltà sono emerse subito. Eppure per una squadra che la stagione precedente si era salvata a quattro giornate dal termine con pochi ritocchi si poteva davvero stare più tranquilli.
Ed ora, Cudini, come vedi il futuro?
<Non sarei già rassegnato, è chiaro. Anche perchè con due vittorie contro Cagliari e Lecce si potrebbe tentare di ridurre lo svantaggio dalle squadre che ti precedono. E penso che finalmente un pò di fortuna questa squadra la dovrà avere-
Colpa anche della società che non ha rafforzato bene l’organico?
<Non lo possiamo dire anche perchè qualsiasi società cerca di prendere calciatori validi per la categoria nella quale deve giocare. Sono convinto che Paulo Sousa e Pippo Inzaghi se avessero avuto calciatori di spessore probabilmente non sarebbero andati in difficoltà.
Però cambiare tre allenatori in una stagione non è un fatto positivo?
Guarda quando non arrivano i risultati sono tutti in discussione. Francamente mi aspettavo che Inzaghi potesse continuare nel suo lavoro ma la società con l’arrivo di Liverani ha pensato di cambiare ancora e io spero che abbia fatto bene,
Tu che sei un tecnico come vedi il rifiuto di Boulaye Dia di non scendere in campo a Udine?
<EW’ stata una grave insubordinazione anche perchè noi tecnici vediamo i nostri calciatori in ogni allenamento e, dunque, valutiamo se debbano scendere in campo o andare in panchina. Evidentemente Liverani aveva ritenuto di farlo entrare nel corso della gara e magari poteva essere determinante negli ultimi minuti di Udine. Non ha voluto giocare e bene ha fatto la società a metterlo fuori rosa per il finale di stagione.
Come ti spieghi tu da ex difensore tutti questi gol presi dalla squadra granata in questa stagione?
<Diciamo che può capitare quando si cambiano uomini molto spesso con i meccanismi che non sono mai perfetti per cui non riesci ad avere una difesa che possa essere sempre all’altezza della situazione.
Hai sempre detto che il tuo allenatore ideale è stato Delio Rossi., Cosa ti ha insegnato il mister della grande promozione della Salernitana in serie A nel 1999?
Direi tanto perchè l’ho preso a mio modello e ricordo sempre che quello che ci ha insegnato lui quando giocavo non l’ho riscontrato in altri. Ed io spero di adeguarmi a lui nel mio percorso di tecnico.
Ai tifosi della Salernitana cosa vuoi dire in questo difficile momento che sta attraversando la squadra granata?
Di essere fiduciosi nel futuro perchè tutto può ancora accadere in queste ultime undici giornate di campionato. Salerno ed i suoi eccezionali tifosi meritano questa categoria per il loro amore alla squadra del cuore. Io sarò sempre un tifoso granata e mi auguro di rivedere l’anno prossimo la Salernitana ancora in serie A. Sono un nostalgico potresti dire ma io ci spero davvero tanto.