Un anno che comincerà bene per i lavoratori del Cstp. Il 4 gennaio, l’azienda provvederà ad erogare gli stipendi del mese di dicembre ai dipendenti del Cstp. Insomma, una buona notizia per cominciare l’anno, dopo un 2012 caratterizzato da moltissime ombre e quasi nessuna luce. Una corresponsione di emolumenti che sarà resa possibile dalla liquidazione da parte della Regione Campania dei circa 5 milioni di euro dovuti al Cstp e stabilita nei giorni scorsi dai commissari ad acta Adele Caldarelli e Giovanna Scarpa. Per i lavoratori dell’azienda salernitana del trasporto pubblico locale restano in sospeso la spettanza di settembre e la prima metà di quella di ottobre (insieme ai due premi di risultato 2010 e 2011), ferme in virtù del concordato preventivo in essere presso il tribunale fallimentare di Salerno e che saranno sbloccate non appena l’iter concordatario, con tanto di piano che i liquidatori dovranno presentare entro febbraio, avrà inizio. I dipendenti dell’azienda saranno i primi creditori ad essere liquidati per l’interezza delle somme che spettano loro, mentre gli altri creditori dovranno “accontentarsi” in prima battuta del 25% del credito vantato. Ma il 4 gennaio sarà un giorno importante anche per un altro motivo: proprio quel giorno l’intero personale dell’azienda sarà chiamato ad esprimersi in merito all’ipotesi di accordo stilata da sindacati e azienda. Una ipotesi di accordo la cui effettività dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo primo di gennaio e che prevede, tra le altre cose, la riduzione del 7% lordo dello stipendio (da diminuire progressivamente fino all’azzeramento del taglio in busta paga) e il congelamento dei ticket per la durata di quattro mesi. Quattro mesi che rappresentano la cadenza con la quale si riunirà la commissione per verificare lo stato economico – finanziario dell’azienda e alleggerire, passo dopo passo, il sacrificio a cui sono chiamati i lavoratori. E della durata di quattro mesi sarà anche la cassa integrazione in deroga concessa dall’assessore regionale al lavoro Severino Nappi ad un massimo di 120 dipendenti dell’azienda, proprio per mantenersi in linea con la tempistica dettata dall’intesa tra sindacati e azienda. Una cassa integrazione della quale, ora, si stanno studiando, all’interno dell’azienda stessa, le modalità di applicazione: tradotto, chi dovrà accedere all’ammortizzatore sociale.
Oggi e domani, proprio in vista dell’importante appuntamento di inizio anno con il referendum, ci saranno le assemblee nei depositi prima di Salerno e poi in quel di Pagani.