Crollo Scampia: sale a 3 il numero delle vittime - Le Cronache Attualità
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Crollo Scampia: sale a 3 il numero delle vittime

Crollo Scampia: sale a 3 il numero delle vittime

Diventa piu’ pesante il bilancio del crollo del ballatoio nella Vela celeste, a Scampia; questa mattina e’ deceduta in ospedale Patrizia Della Ragione, 53 anni, madre di Roberto Abbruzzo, prima vittima causata dal cedimento. Complessivamente sono 3 i morti e 12 i feriti di cui 11 ricoverati in diversi ospedali, a Napoli. Le condizioni di questi ultimi sono sostanzialmente stabili, quindi restano gravissime, secondo i medici, quelle di due bambine ricoverate al Santobono e di una donna che resta in rianimazione nell’ospedale Cardarelli. Intanto, nel quartiere, le famiglie sfollate restano in strada, nelle tende della protezione civile, nelle palestre delle scuole comunali, nella sede di Scampia dell’Universita’ Federico II o presso parenti. Si preparano ad un’altra notte senza casa. Nessuno ha accettato di rientrare nelle abitazioni che risultano agibili all’interno della Vela celeste sia in segno di solidarieta’ verso chi non puo’ rientrare, sia perche’ temono le condizioni dell’edificio e chiedono sistemazioni dignitose, quindi nuovi alloggi. Il Comitato Vele ha chiesto l’istituzione di una task force per la messa in sicurezza della Vela celeste, per proseguire il progetto di riqualificazione Restart Scampia senza che si ulteriori ritardi. Nel pomeriggio una delegazione del Comitato Vele e’ stata ricevuta dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, per parlare anche della sistemazione delle famiglie sfollate. L’amministrazione assicura che tempistiche e percorsi saranno condivisi che l’obiettivo prioritario e’ garantire il rientro delle famiglie negli alloggi della Vela celeste “in condizioni di sicurezza e in pieno accordo con la comunita’ di abitanti delle Vele”. Ad oggi, 66 alloggi sono stati certificati accessibili in piena sicurezza, mentre circa 100 necessitano di interventi limitati di miglioramento delle condizioni di accesso. La restante parte degli alloggi risulta invece interdetta per problemi di sicurezza.

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