di Marta Naddei
I tre “superverificatori” avranno tempo fino al prossimo 20 settembre per portare a termine il compito cui sono stati chiamati dalConsiglio di Stato. Italia Nostra e No Crescent un po’ meno per presentare le proprie memorie difensive e controdeduzioni. Resta fissata al prossimo 15 ottobre l’udienza di merito sull’intera vicenda della mezzaluna di Bofill.
Ieri, nuovo capitolo della saga “Crescent”: a Roma, al Consiglio di Stato, è stata esaminata la richiesta di proroga dei tempi per il deposito delle relazioni tecniche da parte dei tre verificatori, indicati dal preside della facoltà di Ingegneria de La Sapienza di Roma, Achille Paolone, Sebastiano Rampello e Luis De Canini, così come disposto da Palazzo Spada nell’udienza dello scorso 16 aprile.
Insomma, meno tempo per deduzioni e controdeduzioni da parte di Italia Nostra e No Crescent, più tempo per i verificatori. Restano fermi sulle proprie posizioni l’associazione ambientalista ed il comitato nato proprio in opposizione alla mega costruzione di Santa Teresa, estremamente contrari alla proroga anche in considerazione del fatto che, a loro avviso, queste nuove verificazioni sono del tutto superflue. Ma, a quanto pare, se non avessero dato l’ok alla disposizione del Consiglio di Stato, si sarebbero dovuti accollare tutte le conseguenze dei ritardi. Ma la loro idea non cambia, nonostante il tempo a disposizione per presentare le proprie memorie difensive sia notevolemente risicato: «Va bene così – dicono da Italia Nostra e No Crescent – Noi restiamo convinti del fatto che queste verificazioni sono assolutamente inutili. Lo ribadiamo con forza. Il loro forse è un tentativo di sanare l’insanabile: c’è una acclarata violazione della normativa sismica, da qui non si scappa. Con queste nuove perizie si tenta di trovare un escamotage per ovviare a questa gravissima carenza che, se mascherata, potrebbe diventare anche pericolosa. Per noi – proseguono – vale quanto già detto dall’unica verificazione fatta per bene, quella dell’attuale dirigente del Genio Civile di Salerno, Celestino Rampino, che attestava mancanze sotto gli aspetti sismico ed idrogeologico».
Ora non resta che attendere il prossimo 20 settembre con il pensiero già rivolto al mese di ottobre.