Il primo verificatore è stato nominato e giovedì 20 dicembre potrebbe iniziare la sua verifica al cantiere del Crescent. Il Genio Civile ha risposto per primo all’ordinanza del Consiglio di Stato che prima dell’udienza del 26 marzo, oltre alla documentazione da produrre, ha richiesto tre verificazioni di tipo tecnico, sismico e naturalmente amministrativo.
Invero anche l’Autorità di Bacino avrebbe annunciato l’avvio dell’iter ma per ora è il Genio Civile ad aver iniziato ufficialmente la fase istruttoria. Ad occuparsene sarà l’ingegnere Celestino Rampino di Ariano Irpino, dirigente del Genio Civile di Avellino che seguirà a Salerno la vicenda Crescent. La verifica dovrebbe partire giovedì mattina d’intesa con le controparti. Insomma, in particolare con Italia Nostra e No Crescent, investiti da Palazzo Spada, del potere di controllo. Tra l’altro, al momento, sono loro che dovranno accollarsi le spese per le verifiche previste dall’ultima ordinanza. Quarantacinque giorni per consegnare tutto al Consiglio di Stato, all’attenzione del collegio giudicante. Il 26 marzo, poi, il verdetto definitivo mentre i lavori proseguono (a ritmo spedito) sotto la responsabilità di Comune di Salerno e società Crescent srl. Ed ecco cosa dovrà fare il verificatore incaricato dal Genio Civile, che naturalmente è diverso dal funzionario che ha rilasciato le autorizzazioni sismiche. Oltre alle acquisizioni di atti che precedono le autorizzazioni sismiche rilasciate per la realizzazione dell’edificio, dovrà – si legge testualmente – «verificare, alla luce della documentazione sismica prodotta dalla Crescent nel procedimento sfociato nelle due autorizzazioni, e alla luce delle deduzioni prodotte da Italia Nostra, la rispondenza dell’opera Crescent alla normativa sismica applicabile». Tutto ciò – si legge – «avverrà nel contraddittorio delle parti», ed avrà un costo di cinquecento euro, «provvisoriamente posto a carico di Italia Nostra». Dunque dal Genio Civile si saprà la regolarità delle autorizzazioni sotto il profilo sismico. Naturalmente, a quanto pare, Italia Nostra fornirà nuove richieste di chiarimento, tra cui, quella inerente la vicenda Fusandola, il torrente, pare sottoposto a vincolo, deviato nel corso di una variante nel progetto di riqualificazione dell’area di Santa Teresa.
In attesa delle altre nomine che Regione Campania ed Autorità di bacino dovranno fare a breve, l’iter inizia con il Genio Civile, concretizzando le verifiche che porteranno alla definitiva conclusione della vicenda Crescent che vede da un lato la battaglia di Italia Nostra e No Crescent (protagonisti di numerosissimi ricorsi ed esposti sia in sede amministrativa che penale) e dall’altro Comune e Crescent impegnati nella costruzione (attualmente quasi h24) della mezza luna di Bofill.
Certo è che s’attendono le decisioni della Procura dove pendono due filoni d’indagine: l’una proprio sul Crescent e l’altra sui recenti crolli verificatisi in Piazza della Libertà. Procura che ultimamente è stata sollecitata più volte dall’associazione ambientalista di Salerno e le cui decisioni sono attese anche dal Consiglio di Stato. Tant’è che tra le carte che Palazzo Spada chiede c’è «la perizia disposta dalla Procura di Salerno sulle cause del cedimento di una parte della Piazza della Libertà in corso di esecuzione».