Praticamente mancherebbe solo la Soprintendenza di Salerno che entro mercoledì dovrà esprimersi sul progetto di Piazza Cavour. Se non avverrà, l’autorizzazione paesaggisticaa si avrà attraverso il “silenzio assenso” (procedura già conosciuta per il Crescent).
Sui nuovi parcheggi interrati e sul restyling di Piazza Cavour (siamo nel cuore del lungomare di fronte alla sede dell’amministrazione provinciale di Salerno) c’è già il via libera della commissione paesaggistica comunale. Proprio quella messa in discussione da Italia Nostra e figli delle chiancarelle che attraverso un esposto hanno chiesto l’annullamento degli atti prodotti dall’organo comunale, ritenuto “illegittimo per alcune nomine che non poteva essere fatte”. Carte al vaglio anche dell’ordine degli architetti di Salerno che attendono il parere dai propri legali prima di scendere in campo a sostegno delle tesi di Italia Nostra e figli delle chiancarelle. Dalla loro parte ci sarebbe una sentenza del Tar di Salerno (riguarderebbe il comune di Corbara) e una nota inviata proprio dall’ordine degli architetti salernitani sulla formazione delle commissioni comunali sul paesaggio.
Ma tornando a Piazza Cavour, il progetto, salvo intervento o prescrizioni della Soprintendenza di Salerno, dovrebbe essere cosa fatta. Secondo la relazione (pubblicata dai figli delle chiancarelle) della commissione locale per il paesaggio di Salerno: «Il progetto è migliorativo dell’attuale stato dei luoghi sotto il profilo paesaggistico e non altera la percezione visiva dei luoghi». La visione del mare, per la commissione comunale, infatti: «Non subisce modifiche e rimane in sito la balaustra storica (quella del lungomare, ndr)». Tra l’altro, si legge ancora: «Il disegno complessivo della pavimentazione è regolare ed è migliorativo dell’attuale banale disegno: inoltre le griglie di aerazione sono ben inserite nel disegno e la densità delle maglie proposte le armonizza con i materiali delle pavimentazioni». «Gli unici due manufatti fuori terra – scrivono ancora – costituiti dagli ascensori non interferiscono in alcun modo sulla percezione dei luoghi in virtù sia della loro dimensione, sia del loro posizionamento che dei materiali proposti». Insomma dal Comune via libera al progetto che anzi: «Migliora lo stato dei luoghi». Ora non resta che attendere Miccio. Il tempo, sul sito dei figli delle chiancarelle, inesorabilmente scorre in attesa della decisione.