di Andrea Pellegrino
Abusivo e non sanabile. La mazzata potrebbe essere clamorosa per il Comune di Salerno e per la Crescent srl. La sentenza sul Crescent è stata depositata dai giudici del Consiglio di Stato ma con molta probabilità il dispositivo si conoscerà, nel dettaglio, solo oggi. Secondo le prime informazioni, i giudici di Palazzo Spada avrebbero dichiarato inammissibile l’istanza presentata dalla Crescent Srl e sostenuta dal Comune di Salerno, accogliendo invece il ricorso incidentale per l’annullamento dell’ultima autorizzazione paesaggistica, presentato dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e dall’associazione Italia Nostra. Insomma, secondo quanto emerge dai legali di Italia Nostra e No Crescent, il Consiglio di Stato avrebbe dichiarato nullo l’ultimo atto prodotto dal Comune di Salerno per riavviare l’iter per la costruzione del Crescent, dopo l’annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche predisposto proprio da Palazzo Spada. Dunque, se dovesse prevalere, in toto l’interpretazione del ministero, il Crescent rischierebbe di essere definitivamente riconosciuto abusivo e non sanabile. In particolare la sentenza dovrebbe pronunciarsi sull’iter da seguire per sanare, o meno, l’opera di Bofill, dopo la richiesta di chiarimenti giunta dalla Crescent Srl, la società appaltatrice dell’opera che nel contempo ha messo in guardia il Comune per un maxi risarcimento danni stimato in 44 milioni di euro, nel caso in cui la mezza luna non fosse completata. La tesi sostenuta dal Comune di Salerno era quella di dover applicare il regime in vigore sei anni fa per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. In pratica seguire la procedura già utilizzata per i primi atti utili per la realizzazione del Crescent. Così dopo la sentenza di annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche la commissione comunale aveva fornito il suo nuovo parere che sarebbe dovuto poi approdare in Soprintendenza per il via libera definitivo. Ma a quanto pare l’accoglimento del ricorso incidentale presentato dal Ministero ora avrebbe annullato nuovamente tutto. Se così fosse sarebbe accolta sostanzialmente l’istanza di Italia Nostra e No Crescent che da tempo ormai sostengono l’impossibilità di sanare la mezza luna di Bofill.