di Monica De Santis
Arriva con più di un’ora di ritardo a Salerno l’ex premier Giuseppe Conte, che, come prima tappa, entra da un ingresso secondario in Prefettura per incontrare il Prefetto. All’uscita ad attenderlo, sotto un sole cocente, oltre ai giornalisti anche un bel gruppetto di sostenitori. Conte affronta subito l’argomento Afghanistan… “In questo momento è prioritario non solo per l’Italia ma per la comunità internazionale tutta creare corridoi umanitari per mettere in sicurezza tutti quelli in pericolo. C’è un dovere morale, chi ha lavorato con l’occidente, con la comunità internazionale, le persone che si sono esposte, vanno messe in sicurezza subito. Va consentito alle persone di lasciare paese. Questo è il primo passo il secondo passaggio, l’unica possibilità che abbiamo perchè non sia completamente distrutto il lavoro di vent’anni, è mantenere un dialogo serrato costante con il nuovo Emirato islamico e soprattutto far capire loro che da soli non possono andare da nessuna parte. Non basta il commercio dell’oppio, delle miniere minerali per poter mantenere un intero paese, hanno bisogno ancora della comunità internazionale, della rete delle organizzazioni non governative per quanto riguarda salute e istruzione. Per fare tutto questo occorrono sostegni finanziari economici”. L’intervento dell’ex premier si sposta poi sul lavoro svolto dal M5S e sulla lettera su Milano inviata nei giorni scorsi al Corriere della Sera… “Una svolta ‘nordista’ per il Movimento 5 Stelle? È una grande sciocchezza. Non permetto che ci sia questa interpretazione. Per il Movimento avere ammesso di aver commesso errori nel dialogo con il Nord non significa che non si guarda al Sud. Nessuno si permetta di dire, per quanto fatto al governo, che il Movimento 5 Stelle vuole trascurare il Sud. Non è nell’ordine delle cose. Un maggior dialogo con i ceti produttivi, le partite iva, le piccole e medie imprese, non è incompatibile con l’attenzione per il Sud. Dobbiamo guardare a tutto il Paese perché si rilancia tutto insieme. Dobbiamo recuperare quello spirito innovatore che ha caratterizzato il Movimento sin dalle origini. Non dobbiamo aver paura a lasciarci contaminare. Ma saremo ancora più radicali di prima, ancora più intransigenti. Se riusciremo a rivitalizzare il Movimento ci sarà spazio per tutti”. E sull’ipotesi di un partito unico con il Pd, il presidente dice che “Non è nell’ordine delle cose attuali. Dobbiamo vivere questo con grande serenità dove è stato possibile come a Napoli abbiamo fatto un patto, che ci vede uniti e raccolti in un unico progetto. A Salerno c’è un altro progetto che si confronterà insieme a una ampia rete di civiche con una candidata che ha tutte le qualità per fare bene” Per poi concludere sulla vicenda Durigon… “Non ho avuto modo di parlarne con Draghi, ma sulla vicenda Durigon mi sono già espresso: è lampante che un membro del governo che fa quelle affermazioni non possa rimanere al suo posto”
Catello Lambiase: “Il mio impegno per una amministrazione che esalti Salerno”
“Ci faremo sentire, perché Salerno merita un’amministrazione che sappia esaltare questa città”. A sottolinearlo è il candidato al consiglio comunale nella lista del Movimento 5 stelle, Catello Lambiase, subito dopo la visita dell’ex premier. Una passeggiata lungo le vie di Salerno, che dà il via alla campagna elettorale in cui la lista pentastellata sosterrà Elisabetta Barone. “Mi è molto piaciuta la premessa del presidente Conte: voler rafforzare le competenze trovate nel Movimento, valorizzando il ruolo di una forza nata per dare voce ai cittadini. Tutto questo mi trova entusiasta in una svolta pragmatica che porti i valori fondanti del Movimento ad incidere sempre più nel miglioramento della nostra città a fronte di arroccamenti anacronistici. Sono iscritto al Movimento da oltre 10 anni e vi ho sempre trovato persone competenti. Da laureato in medicina e chirurgica e specializzato in Radiologia ho sempre avuto l’ardire di portare nella politica salernitana, le competenze acquisite in anni di studio”.
“Realtà come Salerno potranno riprogrammare alcuni settori”
“Le prossime elezioni amministrative rappresentano un appuntamento importante. Un’occasione per raccontare la rivoluzione silente fatta in questi anni, sempre dalla parte dei cittadini. Una rivoluzione di cui adesso, tutti, inizieremo a raccogliere i frutti. E che parte proprio da quei servizi che hanno sempre condizionato la vera differenza nella spesa sociale degli enti locali, soprattutto tra nord e sud. – Così, sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli – Per molte realtà, come Salerno dove la spesa sociale passa dai 70,20 € ad abitante del 2020 ai 104,29 del 2021, con un incremento complessivo sul primo anno di oltre 1,5 milioni di euro, vuol dire poter riprogrammare radicalmente alcuni settori. I Comuni, infatti, grazie ai nuovi criteri (e alla cancellazione di quello storico) ed alle risorse aggiuntive (stanziate dal Governo Conte Il fino al 2030), potranno attivare altri servizi, o potenziare quelli esistenti, a beneficio di anziani, cittadini disabili e minori”.