Consorzio di Bacino SA2, i circa 400 dipendenti attendono il Tfr da 5 anni - Le Cronache
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Consorzio di Bacino SA2, i circa 400 dipendenti attendono il Tfr da 5 anni

Consorzio di Bacino SA2, i circa 400 dipendenti attendono il Tfr da 5 anni

di Erika Noschese
Sono oltre 400 i lavoratori ex dipendenti del Consorzio di Bacino SA2 attendono da anni di ricevere il Trattamento di Fine Servizio. La denuncia arriva dal deputato salernitano di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana Franco Mari che ha già presentato un’interrogazione parlamentare e ne ha annunciato una seconda, a tutela dei lavoratori. «Questi lavoratori hanno vari problemi. Il più grande è quello di riconoscimento del trattamento di fine servizio che non viene loro erogato e su cui stanno conducendo una battaglia da anni; poi ci sono problemi rispetto ai contributi, alcuni di loro non riescono a ricostruire la propria posizione e una parte di loro ancora non è stata ricollocata. Una vicenda importante che oltretutto interessa centinaia di lavoratori quasi 400, ma totalmente abbandonati dalle istituzioni. Noi non abbiamo più nelle istituzioni locali chi si occupa del lavoro, chi segue le vertenze, chi segue i problemi del lavoro non c’è – ha attaccato il deputato Mari – Le organizzazioni sindacali fanno quello che possono, le istituzioni come la prefettura accompagnano i processi, ma non c’è una mobilitazione della politica su questioni come queste. Lavoratori che sono stati letteralmente abbandonati con un continuo scaricabarile: «chi gli dice che erano pubblici, chi gli dice che erano privati a seconda degli interessi, loro intanto oggi vantano qualcosa complessivamente come 20 milioni di crediti di trattamenti di fine rapporto, di fine servizio a seconda dei punti di vista», ha aggiunto Mari, intenzionato a portare avanti questa battaglia a tutela dei lavoratori. E da qui anche l’appello alla politica e alle istituzioni in generale: «Il mio appello è rivolto ad istituzioni come la Provincia, questi sono lavoratori che vengono da vari comuni ad attivarsi a costruire tavoli, a interloquire con il governo centrale, con la regione e con l’Inps in prima persona perché è una situazione da risolvere è una grandissima ingiustizia – ha aggiunto il parlamentare salernitano – Quando le vicende del lavoro sono complicate sono difficili da risolvere e questa è complicata perché c’è stata, in una fase, una gestione pessima dei consorzi e dopo tutti quanti si sono lavati le mani e i comuni che sono debitori e che quindi dovrebbero risolvere questo problema tendono a non pagare il dovuto, dimenticando che una parte di quello di spettanza sono diritti dei Lavoratori, quindi un fatto indecoroso, davvero vergognoso per certi versi e di questa cosa va ricostruito il filo, quindi ci vuole un intervento della politica a tutti i livelli». I lavoratori del Consorzio bacino Salerno 2 attendono il Tfr da ormai cinque anni e hanno detto alcuni presenti alla manifestazione tenutasi nei giorni scorsi presso la Casa della Sinistra «non si sa da dove deve arrivare perché il Consorzio ha usufruito del Tfr accantonato perché per i comuni non versavano alcuna quota mensile per quanto riguarda i servizi prestati su ogni Comune. Quindi non ci pagavano i comuni e automaticamente il consorzio ha dovuto usufruire di questo Tfr per procedere con le mensilità». Dunque, nessun intervento da parte dei Comuni interessati né dall’Inps che sarebbe impossibilitata a procedere in quanto ente pubblico e, di conseguenza, ai lavoratori non spetta il fondo di garanzia. «La politica ci ha abbandonati e siamo qua proprio per cercare un aiuto. L’appello che lancio a nome dei colleghi è semplice: «speriamo davvero che oggi attraverso i media e l’onorevole Mari qualcuno si possa svegliare da questa situazione e ci aiutino. Chiediamo aiuto alla Regione Campania perché i consorzi sono nati da questo ente», hanno aggiunto. Un problema che non riguarda solo Salerno ma, più in generale, tutta la Campania. «Siamo demoralizzati da questa cosa perché sono cinque anni e siamo stati abbandonati dalla politica, dalla magistratura, dagli avvocati che stanno là aspettando sempre qualche risposta dalla liquidatrice Farina», hanno aggiunto i dipendenti evidenziando che ci sono 15 colleghi che sono ancora in attesa di essere ricollocati e nel frattempo stanno andando avanti con il progetto di Articolo 45, con uno stipendio a mesi alterni. I dipendenti lanciano un appello anche all’Inps affinchè possa intervenire con forza per dare man forte alla battaglia di queste persone, aiutandoli e sostenendoli in modo concreto attraverso l’attivazione del fondo di Garanzia. «Questo è un nostro diritto, sono i nostri soldi che sono stati fermati 5 anni fa», hanno aggiunto i lavoratori sottolineando che si tratta di circa 50milioni di euro che dovrebbero essere versati.