“Dopo l’emergenza barelle al Cardarelli, le dimissioni di 25 medici del pronto soccorso e le difficoltà dell’intera rete di prima assistenza sanitaria, adesso anche i nodi della gestione Covid vengono al pettine. Dura la vita di chi si affida alle macchiette invece di amministrare con serietà la Regione. Ma ancora più dura per i campani che sempre più stanno scoprendo gli effetti di 7 anni di malgoverno regionale”. Così i consiglieri regionali del gruppo Lega Salvini Campania Gianpiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro firmatari, tra l’altro, di un’interrogazione volta a chiedere chiarimenti sul caos Cardarelli e in generale sul sistema della rete di pronto soccorso in Campania. “Quando a più riprese – spiegano – chiedemmo spiegazioni sulla costruzione degli ospedali modulari e sulla ridotta capacità degli stessi rispetto ai progetti iniziali, De Luca ci accusò di gufare e di remare contro i campani. L’indagine, indipendentemente dall’esito, è la conferma che i nostri dubbi erano quantomeno legittimi e che sull’intero sistema sanità va fatta subito chiarezza”. Sullla vicenda interviene anche la consigliera regionale del gruppo misto, Maria Muscarà: “L’insana sanità campana è come al solito travolta dalle indagini – spiega la consigliera Maria Muscarà – troppa complicità tra regione e certi sistemi di potere della sanità regionale: abbiamo ben 23 indagati per la gestione sanitaria della pandemia, tra cui il dirigente dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdolina, per frode in pubbliche forniture e per turbativa d’asta. Eclatanti i casi degli infermieri che aspettano i contributi per l’assistenza covid – ha dichiarato – Sono costretta a presentare una nuova interrogazione per capire quali siano i motivi per cui l’azienda non delibera l’immediato avvio di procedure di stabilizzazione del personale sanitario, ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. n. 75/2017. Intanto la Corte dei conti bastona la Asl Napoli 1 per i bilanci. Non dimentichiamo che il governo M5S-PD fece uscire la regione Campania dal commissariamento, ed ora giungono le “segnalazioni” da parte della Corte dei conti su illeciti gravissimi, anche per i bilanci 2018-2019. Attendiamo l’esito delle indagini per trarre conclusioni che già ben conosciamo”. e.n
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