Concorsi e dirigenti, è scontro tra Cisl e il direttore generale Matteo Picardi - Le Cronache
Salerno

Concorsi e dirigenti, è scontro tra Cisl e il direttore generale Matteo Picardi

Concorsi e dirigenti, è scontro tra Cisl e il direttore generale Matteo Picardi

È scontro tra il direttore generale del Comune di Salerno e la Cisl Fp dopo alcune sollecitazioni mosse dall’organizzazione sindacale che si sono poi scontrate con l’amministrazione Napoli, o meglio con il direttore Matteo Picardi che ha accusato i sindacalisti di «autoreferenzialità» e «volgarità». «I nostri rappresentanti non sono autoreferenziali, non vengono eletti in consultazioni “bulgare”, ma in assemblee congressuali dove liberamente si manifesta la volontà degli iscritti. Con riguardo, poi, alle inspiegabili e gratuite accuse di volgarità attendiamo, senza ripensamenti, le Sue scuse», hanno dichiarato Raffaele Vitale, Guido Monaco Nicola e Abate Adolfo, membri della segreteria provinciale della Cisl Fp e segretario aziendale. «Entrando, poi, nel merito delle questioni poste con la nostra lettera del 09 novembre scorso, ci attendevamo di avere notizia di qualche Sua iniziativa intesa a contrastare il proliferare di atti che forse espongono addirittura al ridicolo l’Amministrazione e che dilatano, inutilmente, i tempi di adozione dei provvedimenti. Invece nessuna indicazione, nessuna direttiva agli Uffici. In più non comprendiamo la singolare contrapposizione tra Rup e dirigente, da Lei operata nella Sua lettera. A noi semplicemente risulta che in molti casi, anzi elettivamente, il Rup è proprio il dirigente in ossequio alle norme che ne fissano le competenze. Norme che, comunque, impongono, sempre alla figura apicale, il prescritto controllo di regolarità rispetto all’attività istruttoria del Rup, quando è il funzionario ad essere chiamato a svolgere tale ruolo. Ma queste sono cose note – hanno aggiunto – A fronte poi della gravissima accusa di voler instillare dubbi di legittimità e di diffondere colpevolmente informazione errate, avvertiamo l’assoluta necessità di precisare, rispetto alle selezioni per dirigenti in corso di svolgimento, perché è a questo che Lei si riferisce nella Sua nota, quanto segue: se le sue certezze di legittimità degli atti derivano dalle modifiche apportate al regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi e, quindi, all’intervenuta modifica della composizione delle Commissioni Giudicatrici rispetto soprattutto a quanto stabilito dallo Statuto, sappia: a nostro modesto avviso la modifica apportata dalla citata del.ne di G.C. n.399/2016 alla composizione delle commissioni giudicatrici dei concorsi doveva essere preceduta da una modifica dello Statuto, costituendo esso fonte normativa primaria dell’ordinamento comunale e considerato il carattere puntuale dell’art. 93 che, ribadiamo, indica il Segretario Generale quale Presidente delle Commissioni di concorso per il reclutamento del personale delle qualifiche dirigenziali e dei due livelli direttivi; ribadiamo infine sull’argomento che l’atto di nomina delle Commissioni Giudicatrici non poteva essere sottoscritto dal Sindaco, ma doveva essere sottoscritto da un dirigente. Certamente a Lei non può essere sfuggito che il sistema amministrativo degli Enti Locali ruota intorno all’immutato principio cardine della separazione tra l’attività politica e di indirizzo e l’attività di gestione per la prima volta sancita dall’art.51 della legge 142/1990». Il sindacato chiede delucidazioni circa la nomina delle Commissioni giudicatrici delle selezioni, dal 2017 nominate dal Direttore del Personale. «Badi, anche quelle relative a procedure di conferimento incarichi dirigenziali ex art.110 Tuel come quelle in corso, Comandante P.M., Dirigente Centro Agroalimentare, ecc. Un consapevole ravvedimento oggi purtroppo disatteso? Inoltre, dato che secondo Lei, “si è voluto dare enfasi negativa a talune criticità”, rappresentiamo soltanto che per le problematiche dei Tributi e delle Politiche Sociali, Le abbiamo inviato ben tre richieste di incontro, l’ultima datata 25/10/2023. Nessuna risposta da parte Sua. Sta di fatto che le problematiche emerse attendono ancora soluzioni, atteso anche quanto rilevato e riferitoci dalle lavoratrici e dai lavoratori».