Comunità del Parco, al via il totonomi - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Si riapre una contesa per quanto riguarda il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. C’è, infatti, da nominare il nuovo presidente della Comunità del Parco. Come spesso accade in questi casi, lo scontro politico è tra centrodestra e centrosinistra.

La compagine di governo, che guida l’esecutivo nazionale ed anche quello dell’Ente, non ha la maggioranza tra i primi cittadini cilentani e difficilmente può esprimere un nome valido. Il centrosinistra, seppur con rappresentanti più numerosi, pare non essere compatto e le divisioni interne sono numerose. Vox populi dava per certa la volontà di Simone Valiante, nuovamente alla guida del comune di Cuccaro Vetere dallo scorso giugno, di impegnarsi e mettersi a capo dell’assemblea.

È lui stesso, però, a smentire: «In merito alle notizie che si rincorrono in questi giorni, su un mio presunto interesse per una candidatura alla presidenza della comunità dei sindaci del Parco – dice – come sanno molti amici amministratori con i quali mi confronto periodicamente, preciso che non ho dato alcuna disponibilità, per le ragioni politiche che ho ampiamente spiegato in questi giorni e per ragioni di impegni istituzionali, personali e professionali che non mi consentono in questo momento di dedicare il tempo necessario ad un ruolo che io ritengo importante ed impegnativo».

L’intervento del già deputato è occasione per una stoccata alla politica locale: «Tra l’altro tutti sanno che la situazione politica locale e gli attuali assetti di potere provinciale asfittici, non consentirebbero a persone come me di poter fare il lavoro del quale necessita il territorio del Parco».

A sinistra, non si trova una convergenza: forti sono i nomi del sindaco di Pollica Stefano Pisani, di Gioi Maria Teresa Scarpa, di Ascea Stefano Sansone, di Sacco Franco Latempa. L’accordo pare anche molto lontano, il che dimostra ancor di più una spaccatura all’interno del centrosinistra cilentano, ma anche in quello salernitano le cose non vanno meglio.

Gli ormai famigerati fatti di cronaca hanno di certo colpito nel profondo la compagine politica e non soltanto per la perdita della figura di guida finita prima in carcere e poi ai domiciliari da oltre tre mesi. A destra non stanno a guardare. Prevista per oggi, una riunione nel capoluogo salernitano tra tutti gli alleati. Ordine del giorno del vertice sarà l’individuazione di un nome sul quale convergere gli amministratori dei quattro partiti di maggioranza.

I nomi iscritti ai partiti, e quindi ufficialmente rappresentanti del centrodestra, ci sono, ma non sono abbastanza per avere un peso determinante. Tutto può ancora succedere e qualche nome potrebbe rivendicare per sé una poltrona all’interno dell’ente. La prima assemblea è fissata per il 20 gennaio prossimo, ma tuto potrebbe slittare alla seconda convocazione della settimana successiva.