Per i rappresentanti sindacali del Comune di Salerno, la Corte dei Conti, con la sua decisione, «gioca con la vita di nove famiglie». Per questo nella giornata di ieri è stata chiesta la revoca, fino alla pronuncia della sentenza definitiva da parte della Corte dei Conti, dell’atto deliberativo con cui la Giunta comunale, nella giornata di venerdì, ha predisposto la sospensione dagli incarichi conferiti ai nove lavoratori stabilizzati nel 2008 con la delibera dell’11 luglio. E’ questa la presa di posizione, in netto contrasto con la decisione dell’organo di controllo contabile e della Giunta, assunta dalla rsu del Comune di Salerno che, con una nota a firma del suo coordinatore, Angelo De Angelis, fa quadrato attorno ai nove colleghi che a partire da domani saranno sospesi dalle proprie mansioni. Sortisce i suoi pesanti effetti la decisione della Corte dei Conti che ha dichiarato illegittima la delibera dell’11 luglio 2008 con la quale l’allora Giunta comunale disponeva la stabilizzazione di undici figure professionali, riconoscendo loro un contratto a tempo indeterminato. Il numero dei lavoratori coinvolti scese, però, a nove alla luce della rinuncia alla stabilizzazione da parte di due persone. A quanto pare e stando alla denuncia dell’allora consigliere comunale Fausto Morrone, la delibera di stabilizzazione riguardava lavoratori che non avevano mai intrattenuto rapporti di lavoro a tempo determinato con l’Ente comunale. Una condizione fondamentale per procedere alla stabilizzazione delle posizioni. Dunque, da domani, nove lavoratori del Comune di Salerno resteranno a causa in via cautelare. E sulle conseguenze che questa decisione avrà sui nove dipendenti comunali dà battaglia Angelo De Angelis, che in qualità di coordinatore della rsu comunale, precisa di «di essere in forte contrasto con la decisione notificata dalla Corte dei Conti e dai provvedimenti adottati dalla Giunta in data 15 febbraio, in quanto i dipendenti sono legittimamente assunti e firmatari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, cosa peraltro prevista dalla Legge Finanziaria 2008 “inerente la stabilizzazione”. Riteniamo che, in una fase tanto critica non si può e non si deve giocare con la vita di nove famiglie che si sono viste private del vivere quotidiano da un giorno all’altro e senza alcun preavviso». La Rsu è pronta, dunque, a mettere in campo tutte le azioni di lotta necessarie alla tutela dei lavoratori coinvolti dal provvedimento.
Intanto, il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca, è tornato a parlare, tramite la sua pagina Facebook, della decisione della Corte dei Conti di bloccare conti e beni degli assessori dell’allora Giunta De Luca che approvarono la delibera e del conseguente provvedimento adottato venerdì in merito alla posizione, invece, dei lavoratori. «In merito al congelamento cautelativo dei patrimoni dei componenti della Giunta comunale del 2008 – scrive il primo cittadino sulla sua pagina Facebook – disposto dalla Corte dei Conti, il Comune di Salerno, nel rispetto rigoroso dei principi di legalità, si adeguerà pienamente alle disposizioni della magistratura contabile». Alla premessa, segue poi la precisazione su quella che è poi la materia del contendere: la delibera di Giunta dell’11 luglio 2008 «Tengo a precisare – afferma ancora De Luca – che la contestazione riguarda una delibera con la quale si stabilizzavano nove lavoratori l.s.u. sulla base delle norme vigenti». Una delibera che ha pesato sui componenti dell’allora giunta che ora si ritrovano con conti e beni bloccati dall’organo di controllo contabile: il vicesindaco Eva Avossa e gli assessori Gerardo Calabrese, Luca Cascone, Luciano Conforti, Domenico De Maio, Augusto De Pascale e Francesco Picarone. Coloro che, in pratica, votarono favorevolmente la delibera oggetto di contestazione da parte della Corte dei Conti. Tutti tranne De Luca, ovviamente. Assente alla riunione di Giunta di quell’ormai lontano 11 luglio.