Collegi, scoglio quote rosa Oggi s’incontrano Fi e Fdi - Le Cronache
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Collegi, scoglio quote rosa Oggi s’incontrano Fi e Fdi

Collegi, scoglio quote rosa Oggi s’incontrano Fi e Fdi

Andrea Pellegrino

Collegi e quote rosa. Lo scoglio principale per i partiti è questo. Secondo un primo calcolo ogni formazione almeno dovrà trovare tre donne da calare nei rispettivi collegi. Forza Italia avrebbe già il suo asso: Licia Polizio, legale salernitana, avvocato di Francesca Pascale. Se Mara Carfagna dovesse scegliere il collegio (blindato) napoletano, per la Polizio si aprirebbe certamente una candidatura in pole position nel proporzionale di Camera o Senato. Non fosse altro che l’altro collegio proporzionale sarebbe già occupato da Antonio Fasolino. Tra le altre quote rosa, Forza Italia può contare su Sonia Senatore, Fabiana Gattola e Marzia Ferraioli. Meno probabile un ritorno di Elvira Morena. Oggi Forza Italia e Fratelli d’Italia dovrebbero «incontrarsi a Teano» per sancire finalmente l’unione, in vista delle elezioni. Ma naturalmente l’ultima parola spetterà ai due protagonisti della disputa: Mara Carfagna ed Edmondo Cirielli. Tra le candidate dei Fratelli d’Italia in campo ci sarebbero già Luisa Maiuri e Imma Vietri che dovrebbero trovare posto tra i collegi uninominali (da condividere con gli altri alleati) e la lista sul proporzionale di Fdi. Di certo Alberico Gambino correrà nell’Agro nocerino Sarnese. Un primo collegio (uninominale) che gli azzurri dovranno cedere agli alleati. Così come da piazzare ci sarebbe Guglielmo Vaccaro, candidato da blindare in quota Parisi. Ancora l’Udc che in Campania punta su Nunzio Testa. Nella “quarta gamba” la quota rosa dovrebbe essere occupata da Maria Rosaria Sica. Sempre in casa azzurra, Fabio Mammone, vicecoordinatore cittadino di Forza Italia, lancia l’appello: «Vorrei un atto di orgoglio da parte di chi, avendo fatto poco, facesse un passo indietro, per dare spazio e fiducia a forze nuove, già politicamente impegnate e realmente consapevoli del coevo disagio sociale. Vorrei che il centro destra ed, in particolare chi decide le candidature, ritornasse a guardare con attenzione alle doti degli uomini da schierare ed all’impegno dagli stessi profuso per l’intera comunità».