di Erika Noschese
“È inconcepibile e inaccettabile che – proprio quando i sondaggi registrano un considerevole dato sull’astensionismo, quasi il 40% – invece di lavorare per controvertere tale tendenza, il sindaco di Maiori decida di sopprimere il seggio elettorale di Erchie, costringendo gli abitanti del posto, tra i quali molti anziani, a percorrere 9,3 Km di strada costiera per portarsi a Maiori. Così, evidentemente, si favorisce la non partecipazione degli abitanti di Erchie al voto di domenica. Chiedo al Prefetto di intervenire”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli che chiede l’intervento del prefetto per ripristinare il seggio. “Si trovi con grande celerità una soluzione alternativa, un’adeguata struttura che possa ospitare a Erchie il seggio elettorale”, ha aggiunto Cirielli. Intanto, ieri il parlamentare salernitano ha ufficialmente dato il benvenuto nella grande famiglia di Fratelli d’Italia a Daniela Ugliano, assessore comunale a Scafati: “Io ufficialmente aderisco al partito ma sono sempre stata vicina a FdI e da donna di destra non potevo che collocarmi qui. Faccio politica da nove anni nel mio territorio, ci credo e credo negli esponenti locali e nel nostro leader nazionale. Daremo un forte contributo”, ha dichiarato l’assessore.
Quella di ieri è stata, per Cirielli, l’occasione per ribadire il ruolo che oggi il partito occupa a livello locale e nazionale: “C’è una riscoperta della destra, degli ideali conservatori in una provincia, Salerno, che in passato li ha avuti, negli ultimi anni – anche per un’interferenza amministrativa, un esercizio del potere persuasivo soprattutto nelle elezioni amministrative – si è verificato un cambio di trend e, per altro, la scorsa legislatura il Pd ha avuto un tracollo ma molti dei voti di destra andarono verso i 5 Stelle, anche perché Fratelli d’Italia era ancora poco conosciuto e forse anche i 5 Stelle lo erano, sembrava un movimento che potesse dare rinnovamento, pulizia, istanze anche condivisibili ma mal riposte in una classe dirigente che, in questi cinque anni, ha fatto tutto e il contrario di tutto pur di mantenere il potere – ha detto – Nel nostro partito il consenso conta perché per Giorgia Meloni conta il consenso perché contano le persone che ci votano, ha grande rispetto delle persone che hanno voglia di cambiare e ha grande rispetto per le persone che credono nel suo progetto. Fratelli d’Italia è sempre stato il partito più forte a livello nazionale e qui a Salerno è chiaro che un ottimo risultato ci aiuterà ad avere un bel biglietto da visita nei suoi confronti ma credo che poi contino anche le cose fatte in questi anni, la qualità della proposta politica che io, insieme al senatore Iannone, abbiamo portato avanti, coerentemente con i valori della destra e con gli impegni presi in campagna elettorale. Certamente, ci aspettiamo un grande risultato soprattutto per il mal governo di questi cinque anni del Pd e dei 5 Stelle e per il mal governo regionale a guida De Luca”. E sull’assenza dei big di centrodestra nel capoluogo di provincia Cirielli taglia corto: “La Meloni è sempre venuta a Salerno, era molto tempo che non andava a Caserta e io e Iannone, che siamo salernitani, le abbiamo consigliato di andare a rafforzare Caserta. Ritengo che sia un falso problema, alle ultime comunali – un anno fa – è stata in città con Michele Sarno; la nostra squadra sta facendo un grande lavoro, i valori della destra sono ben radicati, non hanno bisogno di passerelle”.
Il parlamentare ha anche attenzionato il tema della sicurezza, attaccando l’amministrazione locale e il governo regionale: “Non sta funzionando nulla perché la sinistra non ha proprio idea di cosa voglia dire sicurezza, anzi per la sinistra la sicurezza è una forma di violenza contro i poveri, una forma di razzismo contro gli stranieri e quello che accade a livello provinciale e regionale, grazie a De Luca e i suoi adepti, accade a livello nazionale con il Pd che di fatto ha frantumato la certezza della pena – ha aggiunto il Questore – Con FdI al governo tutto questo cambierà, ci sarà una svolta e avremo il massimo garantismo durante il processo ma la massima serenità dopo le pene; il carcere deve tornare ad essere un luogo civile e dignitoso, non come è stato trasformato dalla sinistra dove i prepotenti comandano e vige la legge del più forte e deve essere anche un luogo dove si scontano le pene e dove chi ha sbagliato si renda conto che deve ripagare il debito con la società”.