di Erika Noschese
“Il centrodestra non esiste più per come lo conosciamo, almeno in Parlamento, perché due forze della coalizione – Forza Italia e Lega – hanno preso i voti del centrodestra ma ormai da tempo stanno facendo scelte non coerenti, in Parlamento, nel senso che sostengono il Pd e il 5 Stelle”. Non risparmia attacchi ai leghisti e ai forzisti il parlamentare salernitano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati che chiede, senza mezzi termini, agli alleati di uscire dal governo per rimettere insieme una coalizione ormai spaccata. Onorevole Cirielli, con la riconferma di Mattarella la coalizione di centrodestra è ormai sgretolata. In queste ore non sono mancate accuse tra i parlamentari… “Il centrodestra non esiste più per come lo conosciamo, almeno in Parlamento, perché due forze della coalizione – Forza Italia e Lega – hanno preso i voti del centrodestra ma ormai da tempo stanno facendo scelte non coerenti, in Parlamento, nel senso che sostengono il Pd e il 5 Stelle: prima la Lega ha fatto il governo con i pentastellati, poi questo governo Draghi ma sostanzialmente con i Dem e Liberi e Uguali; ora, hanno eletto il presidente della Repubblica che è nel Pd, insieme, ed è chiaro che per noi non sono più di centrodestra, stanno con la sinistra e non abbiamo altro da dire. Se loro sono di centrodestra, allora, uscissero dal governo, se vogliono parlare con noi”. Sta lanciando un assist ai partiti: possono ricomporre la coalizione a patto che vadano via dal governo però… “Una richiesta di chiarezza: se sono di centrodestra non possono stare in un governo di sinistra, questo è quanto. Se vogliono dimostrare di far parte della coalizione non possono governare con forze di sinistra”. Cosa è accaduto, secondo lei, ad un certo punto delle trattative? Fratelli d’Italia ha ribadito il suo no a Mattarella ma Forza Italia e Lega hanno scelto di cedere. Perché, secondo lei? “Io penso che, sin dall’inizio, volessero un accordo con Pd e 5 Stelle per il governo, coinvolgendo anche noi in questa questione ma, evidentemente, il Pd ha fatto un diktat sul nome di Mattarella e loro hanno ceduto, dimostrando che a loro interessa più il rapporto con Pd e 5 Stelle, che sono di sinistra, e non con noi, pur di rimanere attaccati alle poltrone e fare un altro anno di governo. Questo è il dato principale, molto evidentemente; ne abbiamo preso atto e siccome il centrodestra è in maggioranza nella nazione noi lavoreremo per fondare un nuovo centrodestra, non con Forza Italia e Lega a meno che non escano dal governo, dimostrando di essere pentiti e che per loro il valore della coalizione vale più di una poltrona”. Fratelli d’Italia ha dichiarato in più occasioni di voler tornare al voto per dare al Paese un governo scelto dagli italiani e non dal Capo dello Stato… “Un governo, per noi, frutto del voto popolare”. Un attaccamento alle poltrone da parte degli alleati? “Non solo della Lega ma anche di Forza Italia, una bella coalizione da questo punto di vista”. Tra Forza Italia e Lega, secondo lei, chi ha commesso l’errore più grande? “Sicuramente la Lega perché notoriamente Tajani è lo specchio di Salvini quindi credo che il leader della Lega più che il partito in sé: lui ha attuato questa strategia nel tentativo di marginalizzare la Meloni e Fratelli d’Italia, proprio a livello personale e questo altera i percorsi politici”. Lo scenario nazionale avrà ripercussione a livello locale? “Le questioni locali restano tali, non c’è dubbio e non fanno differenza ma è evidente: prima noi eravamo condizionati, a livello locale, da un’alleanza nazionale, nel senso che noi partivamo dal centrodestra ma adesso non è più così perché il centrodestra non c’è più, Fratelli d’Italia è libera e noi ci muoveremo secondo le esigenze delle varie città, con chi vuole stare su programmi condivisi, unicamente legati al territorio, senza alcun vincolo di alleanza perché non c’è più”. Dopo la riconferma di Mattarella, i partiti parlano di una scelta necessaria per la stabilità del Paese e per permettere a Draghi di restare a capo del governo. Cosa ne pensa dell’operato del presidente del Consiglio dei ministri? “Questa è una loro valutazione soltanto per conservare la poltrona perché dal punto di vista dell’epidemia è evidente che la situazione è fuori controllo: siamo a 150mila contagi al giorno e l’epidemia il governo non l’ha bloccata; ci sono quasi 400 morti al giorni nonostante il 90% delle persone vaccinate, milioni di persone ammalate e non vaccinate e queste due categorie hanno una maggiore protezione rispetto agli altri ma nonostante ciò abbiamo un numero sproporzionato di ammalati, positivi e morti. Da tutti i punti di vista è un fallimento, c’è una grave crisi economica e questo governo, con l’appoggio di Lega e Forza Italia, continua a mantenere in piedi il Reddito di Cittadinanza che ha rovinato piccole e medie imprese e continua ad esserci una difficoltà concreta nei confronti dell’economia reale rispetto a quella finanziaria. L’unico strumento positivo, quello del Super bonus che dava un po’ di fiato alle Piccole e medie imprese, viene limitato da questo governo, segno che continuano a farsi politiche tecnocratiche di sinistra anche nei confronti dell’immigrazione che, in Italia, è incontrollata, con sacrifici da parte dei cittadini delle coste interessate. Soprattutto, gli stranieri non hanno le stesse imposizioni degli italiani, loro possono scorrazzare incontrollati, senza tamponi, senza green pass e senza vaccino e continuano a prendere la paghetta. I pensionati devono avere il green pass rafforzato per ritirare la pensione mentre gli stranieri no e con la protezione umanitaria internazionale prende i soldi senza alcun obbligo. Sono politiche messe in piedi dalla sinistra, con l’appoggio di Forza Italia e Lega e questa è la verità”. Il 2023 è l’anno delle Politiche. Si torna al voto prima o si arriva alla scadenza della legislatura? “Guardi, a giudicare dal vergognoso applauso che c’è stato dopo l’elezione del presidente della Repubblica da parte dei parlamentari, in testa Forza Italia e Lega insieme ai 5 Stelle per aver salvato la legislatura, quindi pensione e stipendio, figuriamoci se questo governo cade durerà fino alla fine, anzi siamo preoccupati all’idea che potrebbero cercare scuse per rinviare anche le elezioni politiche”.