Erika Noschese
Non accennano a placarsi le polemiche, dopo l’annuncio della Lega di Salerno che a settembre tornerà sulla lungomare per una passeggiata contro gli abusivi. A condannare fortemente l’iniziativa dei militanti del partito di Matteo Salvini, stavolta, è Vittorio Cicalese, segretario Fgs Salerno nonché presidente della Federazione Giovani Socialisti Campania. «La passeggiata della legalità, visto che la delinquenza è tale a 360° e non un tanto al kg, proprio come la legalità, la potrebbero fare passeggiando tra i carretti abusivi che imperversano per le strade della città senza controllo alcuno, vendendo vivande e altri prodotti. Non sono abusivi, tanto quanto eventualmente lo sono i migranti tanto odiati dagli amici della Lega, anche queste persone? Se civiltà e rispetto deve esserci, che sia a 360° e non millantato per mero spot da campagna elettorale perenne e malriuscita», ha attaccato l’esponente del Psi che non risparmia attacchi alla Lega di Salerno. «Salvini se ne dimentica troppo spesso, e così si stanno abituando anche gli odiatori seriali che provano a fomentare le folle puntando il dito contro i mali minori – ha poi aggiunto il presidente Fgs Campania – Se è vero come è vero che gli illeciti provenienti dallo sfruttamento dei migranti per la qualsiasi (dalla vendita della borsa contraffatta alla raccolta di pomodoro nei campi) perché non si punta alla criminalità organizzata che sfrutta queste “risorse” anziché enfatizzare su chi proviene da condizioni di disagio e si ritrova, per tutta risposta, questi soggetti che abbaiano?». «È davvero il barcone il problema, o lo è chi sfrutta il disagio sociale di queste persone per trarne vantaggi di ogni tipo?», si chiede, retoricamente, il segretario Fgss di Salerno. «La Lega ci risparmi sermoni sull’inclusione sociale per cercare di accumulare consenso trasversale. Sentire la Lega parlare di percorso per l’inclusione della comunità senegalese fa rabbrividire quasi quanto il loro orgoglio per l’organizzazione di una Pontida del sud entro fine settembre. I ragazzi e le ragazze sono inclusi e benvoluti nella nostra città e provincia, ma non potrei dire lo stesso dei signori in verde».