Debutto amaro per David Neres, 27 anni, nazionale brasiiano e nuovo acquisto del Napoli. Dopo la partita d’esordio ieri sera contro il Parma allo stadio Maradona – in cui l’attaccante si è reso subito protagonista con l’assist per il gol di Anguissa che ha regalato al 96′ la vittoria in rimonta ai partenopei – Neres è stato vittima di una rapina a mano armata da parte di due malviventi, all’esterno dell’impianto sportivo. I due, a bordo di uno scooter, hanno sfondato il vetro del minibus su cui il giocatore viaggiava insieme alla sua compagna e si sono fatti consegnare l’orologio – valore stimato 100mila euro – che portava al polso. Il tutto mentre uno dei rapinatori puntava una pistola al volto del brasiliano. Neres, visibilmente scosso, è rientrato in albergo non fermandosi a salutare i tifosi che lo attendevano all’esterno. La compagna, Kira Winona, modella tedesca, si è poi rivolta su Instagram a chi era rimasto deluso dalla reazione del giocatore. “David vorrebbe chiedere scusa ai tifosi che lo stavano aspettando fuori, ma mentre stavamo lasciando lo stadio dopo la partita due uomini su una motocicletta hanno rotto il finestrino dell’auto e ci hanno derubato con una pistola puntata”. Innumerevoli sui social le reazioni di sdegno e di solidarietà alla coppia. L’episodio è stato denunciato alla Polizia, che ha avviato le indagini cominciando dalle riprese delle numerose telecamere di sorveglianza nella zona dello stadio. Mesi fa fece scalpore la rapina violenta contro Roberto Baggio, nella sua villa di Altavilla Vicentina, così come nel 2023 quella ai danni del portiere del Psg Gigio Donnarumma nella sua villa parigina. Un fenomeno senza confini, quello delle bande che prendono di mira i calciatori, ma che a Napoli si è ripetuto con particolare frequenza negli ultimi anni, preferendo le aggressioni in strada alle irruzioni in abitazione. Tra i casi più recenti quello di Ounas, nel 2021 rapinato davanti al suo garage. Nel 2018 ladri in azione contro Milik, che sotto la minaccia di una pistola puntata al volto fu costretto a consegnare l’orologio. Singolare poi la rapina del 2016 ai danni di Lorenzo Insigne, mentre era in auto con moglie e figli nella centralissima zona di Mergellina: due rapinatori in scooter spianando l’arma si fecero consegnare l’orologio del calciatore e i gioielli della consorte, e uno dei due prima di fuggire chiese a Insigne di dedicargli un gol nella successiva partita. Altre vittime in precedenza erano stati Hamsik (colpito con un pugno al volto quando aveva già consegnato l’orologio), Behrami e Cavani, ma anche alcune mogli e compagne di calciatori. La modella argentina Yanina Screpante, compagna di Lavezzi, dopo aver subito nel 2011 il furto del Rolex in via Petrarca pronunciò parole di fuoco (“Napoli citta’ di m…”) poi ritirate con scuse sui social. L’anno dopo toccò alla moglie di Cavani essere scippata. Quello stesso anno la moglie di Hamsik, Martina, incinta all’ottavo mese, fu fermata da tre malviventi armati che le portarono via l’auto.
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